"Il Difensore civico per la Toscana non ha né imposto la pubblicazione di alcuni documenti né tantomeno ha ’condannato’ il Comune di Orbetello per mancata trasparenza amministrativa sul procedimento seguito per il progetto di riqualificazione dell’approdo di Talamone".
Replica così l’Amministrazione comunale alla notizia relativa all’intervento – appunto – del Difensore civico Lucia Annibali che aveva accolto le tesi sostenute dall’avvocato Pierluigi Chech per conto del consorzio "Il Molo di Talamone".
"Il Difensore civico, contrariamente a quel che si è letto in alcuni commenti degli interessati – dicono dal Comune lagunare –, non ha imposto al Comune di Orbetello l’esibizione di documenti ’secretati’, non ha emesso una ’condanna’ in nome della trasparenza amministrativa né ha sancito il diritto dei richiedenti a ricevere la documentazione tecnica da loro richiesta, ma ha semplicemente invitato il Comune a riesaminare l’istanza dei richiedenti nel bilanciamento degli interessi di tutti i soggetti coinvolti. E ciò alla luce di un’interpretazione estensiva della richiesta di accesso agli atti, che il Difensore civico ha ritenuto implicitamente estesa anche ad atti e documenti non specificamente indicati né richiamati. Il Comune di Orbetello, attenendosi al principio per cui la domanda di accesso agli atti non può essere generica, ha trasmesso tutti gli atti ostensibili specificamente richiesti. Il Comune non ha ’secretato’ alcun atto o documento, poiché tutta la documentazione ostensibile è stata pubblicata sin dal mese di agosto 2024 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, si è inoltre proceduto alle pubblicazioni sul Burt e sul sito del Comune di Orbetello".
Ieri, però, il Tar ha accolto il ricorso urgentissimo presentato dall’avvocato Chech ha ha sospeso i termini per presentare osservazioni o progetti alternativi a quello della società Porto turistico di Talamone, termini che sarebbero scaduti lunedì. Questo perché giovedì 21 il Tar dovrà valutare il ricorso contro la procedura avviata, tra luglio e agosto, dal Comune per la trasformazione dell’approdo di Talamone in porto turistico e l’obiettivo "è ottenere dal Tar l’annullamento dell’iter del procedimento dell’amministrazione comunale, eventualmente attraverso una sospensione cautelare con una decisione immediata".