REDAZIONE GROSSETO

"Questo un passo fondamentale. L’attività deve ricominciare"

La Regione Toscana ha concesso l'Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica dei gessi rossi a Scarlino, sbloccando la produzione della Venator. I politici chiedono interventi per salvaguardare l'azienda e i posti di lavoro.

Una delle passate manifestazioni di protesta per il clima di incertezza che si è creato intorno al futuro di Venator

Una delle passate manifestazioni di protesta per il clima di incertezza che si è creato intorno al futuro di Venator

"Ieri, nel corso della riunione per l’Autorizzazione Integrata Ambientale, l’Aia che era attesa ormai da tempo, la Regione Toscana ha ufficialmente concesso le autorizzazioni a Venator, per il progetto di discarica permanente dei gessi rossi nel terreno del Comune di Scarlino". Lo dice Fabrizio Rossi, deputato di Fratelli d’Italia. "Si tratta di un passo fondamentale per il futuro dell’azienda e dei lavoratori – ha aggiunto - che di fatto sblocca l’impasse che si era creata. Da circa un anno infatti c’era un blocco totale della produzione della fabbrica. Adesso, che non ci saranno più impedimenti per non tornare a produrre, toccherà alla Venator e ai suoi vertici decidere. Pertanto – chiude –, ci auguriamo di rivedere in poco tempo le linee produttive di nuovo attive". "L’ Aia per per i gessi rossi è un risultato significativo raggiunto grazie all’impegno della Regione Toscana – ha aggiunto Marco Simiani, deputato del Pd –. E’ ora necessario che il governo si attivi concretamente affinché vi siano i presupposti per salvaguardare produzione e posti di lavoro dell’azienda Venator. Mi riferisco in particolare all’intervento in sede comunitaria per estendere i dazi sul biossido di titanio importato dalla Cina per almeno cinque anni e garantire la Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori dell’azienda fino ad una reale ed efficace azione delle procedure antidumping".