REDAZIONE GROSSETO

"Ragazze, che nessuno vi dica: tu non puoi...!"

Mi chiamo Brunetta Scotti, sono nata a Grosseto il 9 agosto del 1902; mio padre era il veterinario del Comune...

Brunetta Scotti

Brunetta Scotti

Mi chiamo Brunetta Scotti, sono nata a Grosseto il 9 agosto del 1902; mio padre era il veterinario del Comune di Grosseto e mia madre un’insegnante. Una volta diplomata al Liceo Classico sognavo di iscrivermi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Mio padre era morto prematuramente per una febbre maltese e io desideravo capirne il perché. Nonostante le gravi ristrettezze economiche, nel 1927 sono riuscita a laurearmi con il massimo dei voti con una tesi dal titolo "Malaria e gravidanza"; ho anche imparato le lingue per seguire i corsi di specializzazione e l’anno dopo ho conseguito l’abilitazione per la professione di medico-chirurgo. A 26 anni ho cominciato a lavorare prima a Batignano e poi a Torniella, diventando il primo medico condotto d’Italia. Ho dovuto superare tante sfide, gli uomini non accettavano di farsi visitare da un medico donna, spesso anche di notte dovevo avventurarmi per le macchie a dorso di un mulo o con un barroccio da sola, per raggiungere gli ammalati. Non è stato semplice, la mia determinazione mi ha aiutato a vincere i pregiudizi, a rompere i confini di una società chiusa dove la donna doveva occuparsi solo della famiglia. Ho conquistato la stima dei pazienti e, anche se quel mondo non era pronto all’inserimento di una donna in ambito lavorativo al pari di un uomo, sono riuscita ad avere il rispetto dovuto. Ragazze, non rinunciate mai ai vostri sogni e non permettete mai a nessuno di dirvi "Tu non puoi..."