REDAZIONE GROSSETO

Ragazzi di Scansano vincono concorso su Oreopiteco, raccontano alla scuola dal Museo della Miniera di Baccinello

I ragazzi di Roccalbegna hanno vinto un concorso sull'Oreopiteco e raccontato dei loro lavori al Museo della Miniera di Baccinello. Una scoperta unica al mondo che racconta l'antica presenza di un mare Tirreno tra le isole e la Maremma.

Ragazzi di Scansano vincono concorso su Oreopiteco, raccontano alla scuola dal Museo della Miniera di Baccinello

I ragazzi del plesso scolastico di Roccalbegna hanno vinto, ad aprile, un concorso "La Miniera e la scoperta dell’Oreopiteco" e nei giorni scorsi attraverso un altro, progetto "Scuola in Miniera" hanno raccontato dei loro lavori ai genitori e agli insegnanti proprio dal Museo della Miniera di Baccinello. "Con due docenti d’eccezione come Lucilla Salimei e Lorenzo Rook - spiega il presidente dell’associazione Miniera, Sergio Fontani (foto) – abbiamo portato a scuola alcuni capitoli fondamentali della storia locale lavorando insieme a un pool di insegnanti che ha condotto i ragazzi ai risultati sorprendenti. Ricordando che Baccinello e la sua miniera sono i protagonisti di una scoperta unica al mondo che ha il dovere e il diritto di entrare nel bagaglio culturale degli studenti". La scoperta, nel 1958, dello scheletro intero di questo primate di cui non si sono più ritrovati altri esemplari in connessione anatomica come l’Oreopiteco di Baccinello, racconta che circa otto milioni di anni fa il mare Tirreno era una costellazione di isole separate dai continenti circostanti, e la Maremma era una di queste. "In sintesi – prosegue Sergio Fontani – Scuola in Miniera si occupa di portare nelle scuole primarie, secondarie e superiori il lavoro svolto per il recupero della memoria e delle attività dei minatori insieme all’importantissima valorizzazione della scoperta dello scheletro intatto dell’Oreopithecus bambolii, scoperta unica a livello mondiale, proprio nella miniera di Baccinello". Proprio in questi giorni Azzelio Giustarini, il famoso minatore che il 2 agosto 1958, insieme a Enzo Boccalini, trovò lo scheletro dell’Oreopiteco sulla volta di una galleria della miniera di lignite di Baccinello, ha ritrovato campioni di carbone e di marna, estratti nel 1958 dallo stesso ambiente che aveva fossilizzato lo scheletro. Sono riemersi pochi giorni fa e oggi sono conservati in una teca del museo di Baccinello, sono gli unici che possono vantare la stessa datazione e provenienza del fossile di Oreopithecus bambolii.