![Polizia (foto d'archivio) Polizia (foto d'archivio)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MjZhNjgxNjQtNTEwOC00/0/polizia-foto-d-archivio.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Polizia (foto d'archivio)
Follonica (Grosseto), 12 febbraio 2025 – “Morte al comunismo”. E poi una serie di svastiche. E’ l’ultimo atto demenziale in ordine di tempo. Questa volta il gesto vile ha pure una doppia valenza. Oltre ad incitare l’odio razziale, l’obiettivo sono state le donne. Sì perché i vandali hanno scritto quelle frasi sulla bacheca di Olympia de Gouges, in piazza del Mercato coperto. “Si tratta di un vile atto vandalico – ha iniziato Francesco Ciompi, capogruppo di Follonica a Sinistra – che ha colpito la bacheca del Centro antiviolenza Olympia de Gouges. L’incisione di scritte denigratorie come “morte al comunismo” e simboli di odio come la svastica su uno spazio destinato a sostenere le vittime di violenza rappresenta un attacco non solo all’associazione, ma all’intera comunità che si impegna per la tutela dei diritti e la promozione della parità di genere”. Secondo Ciompi “questo gesto ignobile non può e non deve essere sottovalutato. Il numero 1522, promosso in questo spazio, è uno strumento essenziale per offrire supporto e aiuto concreto alle donne vittime di violenza. Colpire un simbolo di sostegno e protezione significa colpire tutte le persone che credono in una società più giusta e sicura. Esprimo quindi la piena solidarietà mia e di tutto il collettivo di Follonica a Sinistra, al Centro Antiviolenza Olympia de Gouges e il nostro impegno per la tutela dei diritti delle donne. Invito l’Amministrazione comunale e il sindaco a prendere atto di questo gesto e a non sottovalutarlo”. Ciompi chiude: “Rinnovo quindi con forza la richiesta di istituire quanto prima una Commissione per le Politiche di Genere, un organismo fondamentale per rafforzare l’impegno dell’amministrazione nella promozione della parità e nella lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione. Ormai la vecchia Commissione è decaduta da più di otto mesi, esattamente lo stesso tempo che la città ha dovuto attendere per la nomina del Cda delle farmacie, ma gesti come questo sottolineano l’importanza di avere una commissione attiva”.