REDAZIONE GROSSETO

Il rapimento tra Toscana e Lazio: banda spietata arrestata. Evitata tragedia

Finisce con un incidente la fuga di tre persone

Carabinieri in una foto di repertorio (Fotocronache Germogli)

Manciano (Grosseto), 4 giugno 2021 - E’ stato un vero e proprio regolamento di conti che poteva finire in tragedia. Se non fossero intervenuti i carabinieri, infatti, al cittadino magrebino che era stato sequestrato dopo una furiosa lite, legato e picchiato, chissà cosa sarebbe successo. Sono stati infatti i carabinieri del Norm della Compagnia di Tuscania e della stazione di Farnese, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Pitigliano, ad arrestare i tre protagonisti di questa assurda e pericolosa vicenda.

In carcere sono finiti, in flagranza di reato, tre uomini di nazionalità albanese, A.K. 37enne, N.K. 29enne, e A.L.. 30enne, tutti con precedenti di polizia e residenti a Fucecchio e San Miniato. Sulla loro testa pende una pesantissima accusa di sequestro di persona aggravato in concorso, rapina, lesioni personali gravi e minacce.

Nel pomeriggio di mercoledì, infatti, i tre si mettevano in contatto telefonicamente con il cittadino originario del Marocco che ha 29 anni, che è domiciliato a Canino, un paese che si trova al confina tra la bassa Maremma e il Lazio. L’incontro è però avvenuto a Manciano.

Lo straniero è arrivato nel paese maremmano accompagnato da un cugino ignaro di quello che stava per succedere. Arrivati a Manciano, i tre albanesi hanno iniziato a discutere animatamente con il magrebino. E dalle parole, in pochi minuti, sono passati ai fatti: lo hanno picchiato selvaggiamente a calci e pugni. Ma non solo.

Alcuni passanti in paese hanno anche assicurato che i tre avevano iniziato a picchiare il 29enne con un bastone. Dopodichè lo hanno costretto a salire sulla loro autovettura, insieme al cugino ed uno di loro si è messo alla guida con a lato un altro componente della banda, seguiti da un’autovettura potente, una Bmw.

Alcune telefonate al 112 di persone che avevano assistito alla scena sono state decisive probabilmente per salvargli la vita. Le ricerche diramate dalla Centrale operativa della Compagnia di Pitigliano permettevano ad una pattuglia della Stazione di Farnese di intercettare le due auto in località Ponte San Pietro, nel comune di Ischia di Castro, e di arrestare i tre cittadini albanesi, peraltro rimasti coinvolti in un incidente stradale proprio a Ponte San Pietro, a causa della folle velocità sostenuta e delle strade tortuose.

Poco prima aveva scaricato il magrebino, con mani e piedi legati e tumefatto dai colpi ricevuti a Fosso Gambrino, località che si trova nel comune di Manciano. Gli aggressori sono stati arrestati e condotti alla Casa circondariale di Frosinone, ad eccezione di uno ricoverato e piantonato in ospedale, perchè ferito dopo l’incidente. Anche la vittima del sequestro e del pestaggio è ricoverata in ospedale a Roma per gravi lesioni, non in pericolo di vita, dopo un rapido ricovero, avvenuto la sera stessa, all’ospedale di Orbetello.