I carabinieri (foto di repertorio)
Giannella (Grosseto), 17 agosto 2020 - "Sei un negro di m..., te ne devi andare". L’ennesimo episodio di razzismo è accaduto sulla spiaggia della Giannella. Protagonista, suo malgrado, un ragazzo africano di 18 anni sul litorale che inizia ad Albinia e arriva a Porto Santo Stefano. Il giovane era con una comunità della provincia di Terni della quale è ospite e sono stati gli operatori che erano con i ragazzi a chiedere l’intervento dei carabinieri che sono prontamente intervenuti per cercare di capire cosa fosse successo.
Il fatto sarebbe accaduto allo stabilimento Tuscany Bay, fondato dal cantante Pino Daniele. E sono state anche alcune persone che si trovavano in zona a segnalare l’increscioso fatto ai militari della stazione di Albinia. I carabinieri hanno dunque poi eseguito gli accertamenti e hanno rintracciato l’aggressore in un campeggio della zona.
Si tratta di un turista romano di 40 anni. Secondo ricostruzioni, l’uomo visibilmente ubriaco, si è avvicinato al ragazzo e lo ha preso per il collo strattonandolo urlandogli che non doveva esserci lì perché "inferiore", poi è scappato quando si è accorto che alcune persone avevano avvertito le forze dell’ordine. I militari quando lo hanno rintracciato hanno scoperto che il quarantenne ha il corpo con tatuaggi inneggianti al Ventennio fascista.
Il 40enne avrebbe anche precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto si apprende, inoltre, il 40enne avrebbe confermato ai carabinieri l’accaduto aggiungendo che "quel ragazzo di colore non avrebbe dovuto essere lì perché africano". L’uomo è stato denunciato direttamente dai carabinieri per lesioni personali con l’aggravante dell’odio e della discriminazione razziale.
Il ragazzo è già tornato a Terni dopo essersi fatto medicare all’ospedale di Orbetello dove ha avuto una prognosi di sette giorni. Non è la prima volta che accadono episodi di evidente razzismo in Maremma. Due settimane fa a Castiglione della Pescaia un giovane senegalese fu aggredito e picchiato sulla spiaggia da un albanese perché aveva steso l’asciugamano sotto lo stesso gazebo dove c’era la famiglia di albanesi.