IRENE BLUNDO
Cronaca

Il Reggimento Savoia Cavalleria in missione in Libano / VIDEO

Sei mesi sotto l'egida delle Nazioni Unite

Passaggio di responsabilità in Libano per il Battaglione a guida italiana

Grosseto, 31 ottobre 2017 – Sei mesi in Libano per i cavalieri paracadutisti del Reggimento Savoia Cavalleria di Grosseto, che dunque passeranno lontano da casa anche le festività natalizie e torneranno in patria nel 2018, in primavera. È avvenuto ad Al Mansouri, in Libano, il passaggio di responsabilità del Battaglione operativo, a guida italiana, tra i Lancieri di Montebello e i Paracadutisti del 183° Reggimento Nembo.

Il colonnello Mariano Bianchi, comandante del 183° Reggimento Paracadutisti Nembo di Pistoia, e i suoi paracadutisti opereranno sotto l’egida delle Nazioni Unite nel rispetto della risoluzione 1701 con i compiti principali di monitorare e prevenire la cessazione delle ostilità, di supportare le Forze Armate libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale con i progetti di cooperazione civile e militare. Nell’ambito della missione Unifil, il settore posto sotto il comando italiano alle dipendenze del generale Rodolfo Sganga, si estende dalle aree periferiche della città di Tiro, fino all’estremo sud del territorio libanese a ridosso dell’area di confine con Israele. È composto da circa 3.700 uomini di 12 differenti Nazioni ed è articolato in 5 settori assegnati: uno all’Italia, appunto, uno ai Ghanesi, uno agli Irlandesi e Finlandesi, uno ai Malesi e uno ai Coreani.

Inserito all'interno del Reggimento Nembo c'è anche uno Squadrone del Savoia Cavalleria di Grosseto. È la prima volta che il Savoia esce inquadrato come reparto della Folgore, Brigata di cui è entrato a far parte nel 2013. Da allora, infatti, i “nostri” cavalieri sono diventati anche paracadutisti.

“Il 183° Reggimento paracadutisti Nembo – spiega il colonnello Mariano Bianchi – assume la responsabilità del proprio settore con i propri paracadutisti e con i cavalieri paracadutisti del Reggimento Savoia. È un grande onore, una grandissima soddisfazione per me esserne al comando. Faremo del nostro meglio per svolgere la nostra missione e per supportare le forze armate libanesi nell'assorbimento della loro”.  

“La Brigata Paracadutisti Folgore – dice il generale Rodolfo Sganga, comandante del Contingente italiano in Libano – ha assunto il controllo del settore ovest di Unifil da circa 20 giorni. La missione è piuttosto complessa soprattutto per il numero di attori che insistono all'interno dell'area di responsabilità assegnata sotto il mio comando. In questi venti giorni ho avuto occasione di incontrare moltissimi dei leader locali, civili e militari. Quello che più mi ha colpito è la loro volontà a collaborare tra di loro e a cooperare con le forze di Unifil. E questo è evidentemente un ottimo segno per il processo di pacificazione dell'area”.