La Regione accusata di inerzia: “Farmacia dei Servizi a rischio”

A lanciare l’allarme i presidenti di Federfarma della province di Grosseto, Siena e Arezzo: “Una proposta sterile e insufficiente, una sorta di contentino”

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I farmacisti Alessia Chelini e Alfredo Discepoli (presidente Federfarma)

Grosseto, 28 ottobre 2024 – Le associazioni Federfarma delle tre province di Grosseto, Arezzo e Siena denunciano, tramite i rispettivi presidenti Roberto Giotti, Alfredo Discepoli (Grosseto) e Maria Elena Franceschini, l’arretratezza della Regione Toscana sullo sviluppo della cosiddetta Farmacia dei Sevizi. Il cronoprogramma sulla sperimentazione dei servizi, stilato e deliberato dalla Regione, non è infatti sufficiente a garantire la reale applicazione operativa delle Farmacie. La “Farmacia dei servizi” rappresenta in sintesi una evoluzione dell’attività delle farmacie nell’ambito delle cure primarie; essa ha la finalità di ampliare i servizi territoriali espletati dalle farmacie.

“Una sterile e insufficiente proposta autoreferenziale della Regione – spiegano i presidenti Federfarma – e una sorta di ‘contentino’ per le farmacie, che cerca nei suoi limiti amministrativi di recuperare credibilità e tempi sull’intera tralasciata questione della sperimentazione dei servizi”. I farmacisti del territorio della Toscana hanno ribadito più volte “la necessità di un rapido via libera alla sperimentazione e convenzionamento della farmacia dei servizi, consci dell’importanza che riveste nel rapporto tra cittadini e sanità. L’elaborato presentato dalla Regione dimostra invece la mancanza di comprensione di questa importanza”.

“Con la loro rete capillare - spiegano i tre presidenti – le farmacie sono un avamposto insostituibile del sistema sanitario. Dispensare in modo agevole nelle farmacie prestazioni di prima istanza e servizi di Telemedicina (Holter pressorio, Holter cardiaco, Ecg, Spirometria), e servizi di monitoraggio di aderenza alla terapia farmacologica per pazienti cronici di ipertensione, diabete e così come la somministrazione di vaccini, tamponi e screening, già in atto, permetterebbe infatti anche di ridurre il disagio delle liste di attesa dell’assistenza sanitaria e un sicuro risparmio, come già sta avvenendo da qualche tempo in altre regioni dove sono stati già strutturati e convenzionati tali Servizi”.

Insomma la Regione si era impegnata a dare pieno sostegno alla Farmacia dei Sevizi ma tra il dire e il fare, come si dice, c’è di mezzo il mare. “Sono diversi gli ostacoli posti alla sperimentazione – dicono i tre presidenti – da quelli politici a quelli burocratici, organizzativi e informatici, come il mancato avvio delle procedure necessarie, nonché quelli riguardanti le normative restrittive in particolare sulle criticità presentate dalla legislazione sulla privacy. Solo con un buono accordo sindacale - si augurano in conclusione i tre presidenti – si potrebbe sufficientemente e possibilmente correggere la sperimentazione dei servizi attivati nel suo complesso realmente e positivamente da quasi tutte le altre Regioni”.