MICHELE CASALINI
Cronaca

Rifiuti in laguna. Lubrano fa "pulizia"

Al dilagare dell’inciviltà sembra difficile poter trovare un argine e molti cittadini, infatti, hanno di nuovo segnalato un grande quantitativo...

Al dilagare dell’inciviltà sembra difficile poter trovare un argine e molti cittadini, infatti, hanno di nuovo segnalato un grande quantitativo...

Al dilagare dell’inciviltà sembra difficile poter trovare un argine e molti cittadini, infatti, hanno di nuovo segnalato un grande quantitativo...

Al dilagare dell’inciviltà sembra difficile poter trovare un argine e molti cittadini, infatti, hanno di nuovo segnalato un grande quantitativo di rifiuti abbandonati sulle rive della laguna. Le segnalazioni sono arrivate anche a Fabio Lubrano, ormai da tempo impegnato come volontario per recuperare ciò che è possibile.

"Alcuni cittadini – racconta quindi Lubrano – non hanno esitato a chiamarmi e poi una coppia è venuta con me per la bonifica di tutto il cordolo esterno che costeggia parte del fossone, nella zona chiamata I Sassi, fra il centro storico e Neghelli Vecchio, nella laguna di ponente. I rifiuti non sono i miei, ma la laguna sì. I rifiuti abbandonati che abbiamo rimosso sono stati poi conferiti nei cassonetti specifici, a seconda del materiale".

Un lavoro impegnativo, ma che ha dato soddisfazione a Fabio Lubrano, sempre attivo in questi interventi anche in altre zone della laguna dove persone veramente poco rispettose dell’ambiente gettano di tutto.

"Viene da chiedersi – dice Lubrano – cosa facciano la Regione, che sulla bonifica ha un accordo in corso con il Comune, ma anche le associazioni ambientaliste (zone della laguna sono protetti dal trattato internazionale di Ramsar sulle zone umide). Mi chiedo insomma quali azioni stiano facendo per proteggere queste aree che progressivamente si stanno deteriorando sotto molti punti di vista. Intanto siamo sempre in attesa delle delle opere di dragaggio del fondale e della raccolta delle alghe.E vanno ristabiliti i livelli di acqua di un tempo, con il canale sotto il ponte di mezzo sulla diga che consentiva alle correnti il ricambio delle acque fra Ponente e Levante, soprattutto grazie ai venti ed alle altee maree".

Michele Casalini