GROSSETOProseguono senza sosta i controlli dei carabinieri forestali di Grosseto che stanno effettuando una lotta senza quartiere contro lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, una piaga che purtroppo sta prendendo sempre più corpo in molte zone della Maremma. Dall’inizio dell’anno i militari dell’Arma sono stati impegnati con oltre 80 controlli sulla corretta gestione dei rifiuti speciali da parte di imprese e privati e sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 20mila euro. Un settore che oltre a causare l’alterazione paesaggistica del territorio, provoca anche potenziale inquinamento e pericoli per la salute. Molti, infatti, i rifiuti speciali, soprattutto quelli che derivano dallo scarto delle lavorazioni edili, che hanno un consto alto per il corretto smaltimento, che vengono ritrovati nelle campagne isolate, non solo nella piana del Grosseto ma anche nelle zone delle Colline del Fiora e sull’Amiata dove i controlli, anche per la vastità del territorio, risultato essere molto difficoltosi. Nei giorni scorsi i carabinieri forestali di Grosseto, nel corso dei controlli sul territorio hanno scoperto un terreno agricolo utilizzato come sito per lo smaltimento illecito di rifiuti. Un terreno che non era poi nemmeno tanto nascosto. Anche in questo caso si tratta di rifiuti speciali derivanti dalle attività artigianali e industriali che non sono stati correttamente conferiti nei luoghi autorizzati. Sul posto sono stati ritrovati rifiuti tipo eternit, pannelli solari, accumulatori al piombo, oltre ad elettrodomestici e numerosi "Big Bag", grandi contenitori di plastica utilizzati per gli scarti delle varie lavorazioni di cantiere. L’area è stata prontamente sequestrata dai militari e all’esito delle indagini è stato scoperto il responsabile che è stato deferito all’autorità giudiziaria. L’imprenditore dovrà ripristinare l’area ricostituendo le migliori condizioni paesaggistiche che c’erano prima dell’abbandono di decine di quintali di rifiuti.
CronacaRifiuti pericolosi abbandonati. Terreno agricolo sequestrato. Denunciato il proprietario