
La preferenza del grossetani per un successore che segua le orme di Francesco
GROSSETOD’ora in poi c’è una domanda che risuona maggiormente in attesa dell’ ’Habemus Papam’: Chi sarà il nuovo Papa? Dopo la morte di Papa Francesco il lunedì dell’Angelo e il suoi funerale domani si aprirà il Conclave che porterà alla scelta del nuovo pontefice. A pronunciare la celebre frase dopo la fumata bianca sarà il protodiacano Dominique Mamberti. Nonostante il momento, doloroso già circolano i nomi dei possibili successori al soglio pontificio. I preferiti sono il cardinale italiano Pietro Parolin e quello filippino Luis Antonio Tagle. Ai primi posti vengono quotati anche l’ungherese Peter Erdo, il portoghese Jose Tolentino, altri due italiani (Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa) e gli africani Fridolin Ambongo Besungu, Peter Turkson e Robert Sarah. Adesso la Chiesa è gestita, fino all’elezione di un nuovo pontefice dopo la morte di papa Francesco, dal cardinale camerlengo Kevin Farrell. Ma quale papa vorrebbero i maremmani? Le risposte non sono tutte concordi, se non sul punto del predecessore Bergoglio, il quale è piaciuto molto in 12 anni. "Vorrei - dice Stefano Cherubini- che il nuovo papa seguisse le orme di Papa Francesco perché ha avuto delle aperture e dei richiami che hanno sensibilizzato anche i non credenti. Gli apparati della Chiesa spesso hanno voleri diversi, per cui ci può essere un richiamo più forte a una Chiesa di qualche anno fa con canoni diversi. Alcuni nomi papabili ricalcano un po’ Papa Francesco. Poi ci sono alcuni più chiusi, ma sarà un passo indietro. Certo farebbe piacere fosse italiano il successore, mi auspico che sia così"."Lo vorrei straniero - afferma Valter Magera - che riprenda i principi di Papa Francesco e che sia di un’area nuova tipo asiatica o africana affinché possa sostenere tutte quelle popolazioni che sono in secondo piano. Un’ulteriore finestra aperta, una apertura nuova continuando sulla scia di Bergoglio. Essendo aperto comporta essere anche più inclusivo, quindi sarebbe migliore anche nel paese italiano come ha fatto Bergoglio. E’ stato un buon papa". "Assolutamente deve essere italiano - dice Guido Fanti- era abbastanza bravo Papa Francesco, magari trovarne uno simile. Era argentino ma comunque con genitori originari dell’Italia. Per tante cose mi è piaciuto, avrebbe messo apposto la chiesa perché era dissestata. Alcuni cardinali non lo hanno visto nemmeno bene per ciò che ha fatto. L’importante é le relazione e rapporti con la popolazione e con gli altri cardinali". "E’ sempre stato il papa della gente Bergoglio - spiega Moreno Fantoni - semplicemente e sempre. Mi piacerebbe fosse così almeno. Lo vorrei italiano, anche se gli italiani non sono così aperti alle relazione. Vorrei fosse aperto con le idee, una persona della gente. Deve essere nello stile di papa Francesco per dare almeno continuità". Maria Vittoria Gaviano