Ringhiere sul lungomare: "Sono un vero recinto"

Il Laboratorio Riformista attacca il sindaco Cerulli: "Quell’installazione è brutta. L’Amministrazione dovrebbe spendere meglio le risorse pubbliche".

Ringhiere sul lungomare: "Sono un vero recinto"

Ringhiere sul lungomare: "Sono un vero recinto"

Continuano a far discutere le ringhiere sul lungomare dei Navigatori, posizionate per la sicurezza dei bambini in vista dell’arrivo della giostra. Questa volta è il Laboratorio Riformista argentarino a criticare l’operato del Comune. "Pensiamo che il lungomare, cartolina simbolo del paese, sia diventato un recinto e anche di quelli più brutti – dicono dal Laboratorio –. L’istallazione delle ringhiere sulla passeggiata, sebbene si dica provvisoria, è comunque delle più brutte. Sebbene il fine sia quello di proteggere dal rischio caduta c’è comunque modo e modo, pensando poi al punto così centrale. Se poi si ragiona sul fatto che il motivo è per proteggere dal rischio di caduta in acqua dei minori perché si dice verrà posizionata una giostra, si capisce la pochezza del pensiero dell’amministrazione, considerando il fatto che siamo ad un metro dalla strada pubblica alla fine di una curva. Veramente era l’unico punto del paese per poter posizionare una giostra? Inoltre, dato che parliamo di lungomare, vorremmo sapere se le biciclette nel pomeriggio-sera sono autorizzate a transitarvi". E c’è dell’altro. "Parliamo anche di tutte le transenne posizionate lungo ogni angolo dell’Argentario – proseguono – in totale sprezzo dell’estetica e della sicurezza stradale. Se succede un incidente contro uno di questi trabocchetti posti quasi al centro della sede stradale poi chi paga? Vogliamo parlare inoltre dei bracci dei porti di Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Risorse pervenute dalla Regione e finalizzate alla messa in sicurezza della navigazione, distratte per piantare due palme sulla spiaggia. Sanzioni su sanzioni per il mancato rispetto dei minimi di legge relativi alla raccolta differenziata, con contestuale perdita della Bandiera Blu, per un mare come il nostro. E importanti cachet per feste seguite da una manciata di concittadini. Invece di programmare opere che servano veramente per il promontorio si impiegano le risorse per verde, recinti e cachet. Segnaliamo queste distorsioni nell’intento di non voler solo attaccare il sindaco, ma di pensare le decisioni ascoltando e mettendo al corrente la cittadinanza argentarina".