Il sindaco smentisce se stesso e quanto ha scritto pochi giorni fa alla Regione segnalando la presenza di miasmi in città, definendo giustamente (lo abbiamo sempre sostenuto) tale problema di competenza della Regione, che ha rilasciato le autorizzazioni all’esercizio di tali impianti e che si avvale dei verbali di accertamenti fatti da Arpat. Ma gli stessi Uffici comunali sono stati costretti a scriverci che tali accertamenti non hanno accertato dati tecnici sostanziali alla verifica del presunto ciclo chiuso delle acque meteoriche. Ora il sindaco si avvale del rapporto Asl, fondato però su altri e diversi parametri, per sostenere che respiriamo una buona aria. Cosa pensare di tante contraddizioni?
E’ la domanda che si pone Roberto Barocci (nella foto) che poi dice che "il sindaco non entra nel merito delle sentenze del Consiglio di Stato che gli abbiamo segnalato e che hanno dato ragione ad altri sindaci che hanno emesso ordinanze per eliminare i cattivi odori. Egli scrive che il Consiglio di Stato ha rammentato che ’la giurisprudenza è ferma nel ritenere che gli ampi poteri concernenti le industrie insalubri sono esercitabili a condizione che siano dimostrati, da congrua e seria istruttoria, gli inconvenienti igienici e che si sia vanamente tentato di eliminarli’. Ovvio e siamo d’accordo, ma perché non indaga sul fatto che i vigili urbani molte volte chiamati da cittadini ad intervenire per individuare l’origine dei miasmi presenti in città non si sono presentati sul posto? Perchè continua a chiedere un’istruttoria sanitaria quando le legge gli consente di intervenire anche e solo per fini igienici, come scrive il Consiglio di Stato?