REDAZIONE GROSSETO

Rom chiuse in gabbia e filmate, licenziati due dipendenti della Lidl

Follonica: il video delle donne che urlavano fu diffuso su Facebook

La donna rinchiusa nel cassone

Follonica (Grosseto), 28 aprile 2017 - Una lettera di licenziamento e un mancato rinnovo del contratto. I due (ormai ex) dipendenti del supermercato Lidl di Follonica, già sospesi, ora devono dire addio al loro posto di lavoro per decisione dei vertici aziendali. Avevano avuto il loro momento di ‘celebrità’ a febbraio, quando su Facebook era stato pubblicato un video che li vedeva intenti a bloccare l’uscita da un container a due donne rom, intente a frugare tra la merce di scarto.

Quell’episodio era diventato un caso nazionale scatenando una lunga polemica, che ha coinvolto pure i leader nazionali dei principali movimenti politici italiani. In particolare Matteo Salvini della Lega aveva difeso i due dipendenti follonichesi e offerto loro assistenza legale. A occuparsi del caso è poi stato l’avvocato grossetano Roberto Cerboni, che, nella sua difesa, ha cercato di far capire in quale contesto fosse stato girato quel video: in pratica, nel tempo, le due rom si erano fatte conoscere in zona per la loro continua presenza nel perimetro del supermercato. E in più occasioni, come segnalato anche alle forze dell’ordine, erano state sorprese nel container, diventato celebre come ‘angolo rotture della Lidl’, perché lì finisce la merce difettosa, e così chiamato dai dipendenti dell’azienda nella registrazione video. Non solo: le donne nelle ore successive all’accaduto avevano confermato che si era creato un rapporto confidenziale, tanto che anche altre riprese simili avevano preceduto quella finita al centro della bagarre.

Ieri, l’ultimo sviluppo della vicenda: il licenziamento. "Ho ricevuto la comunicazione del mancato rinnovo del contratto per il ragazzo assunto a tempo determinato e del licenziamento per giusta causa nei confronti dell’altro collega – spiega l’avvocato Cerboni – In pratica per il primo l’azienda ha deciso di terminare il rapporto di lavoro aspettando la scadenza e senza fare riferimento alla vicenda, un aspetto abbastanza antipatico. Per l’altro invece le motivazioni sono molto dettagliate e riguardano proprio l’episodio. Si sostiene, tra l’altro, che ci sia stato un danno di immagine per l’azienda e che non è vero che per i dipendenti c’è l’ordine di difendere la merce. Sembra quasi che si difenda l’atteggiamento delle due donne. Ci dispiace, perché l’evolversi della vicenda, con la contestualizzazione di quanto accaduto, faceva sperare in un altro esito. Incontrerò i miei assistiti e decideremo assieme se presentare ricorso".

Il sindaco di Follonica, Andrea Benini, esprime rammarico: "Sono dispiaciuto. Avevo contattato i vertici aziendali per chiedere di tutelare il posto di lavoro, per il bene dei ragazzi e delle loro famiglie". Dal punto di vista penale, invece, per il momento non ci sono sviluppi: i due sono indagati con l’ipotesi di reato di sequestro di persona.

Marianna Colella