ANDREA CAPITANI
Cronaca

Paese in festa per i due atleti. Ambra Sabatini e Valerio Teodori, quanta emozione a Porto Ercole

Agli azzurri di rientro dalle Paralimpiadi un caloroso abbraccio da parte di tutta la comunità

Valerio Teodori e Ambra Sabatini, festeggiati a Porto Ercole dopo le Paralimpiadi

Valerio Teodori e Ambra Sabatini, festeggiati a Porto Ercole dopo le Paralimpiadi

Porto Ercole, 13 settembre 2024 – L’abbraccio di Porto Ercole ai suoi due campioni. Sulle note di “We are the champions” dei Queen i due atleti sono stati salutati e abbracciati dalla popolazione.

L’evento di ieri pomeriggio si è svolto, causa maltempo, non in piazza ma nella sala parrocchiale di Porto Ercole dove Ambra Sabatini e Valerio Teodori sono stati celebrati e omaggiati dalle autorità e dai tantissimi presenti dopo le Paralimpiadi di Parigi. Grande emozione da parte di tutti i presenti, compresi i due protagonisti.

“Ci siete sempre stati – ha detto Ambra –. Il più grande insegnamento di questa paralimpiade è questo. Ho dato tutto e ci ho messo il cuore. Quando si insegue un obiettivo così grande diventa quasi un’ossessione, sembra che la cosa più importante sia la medaglia. Invece ho imparato che le persone che ci stanno accanto sono la cosa più importante e bella che ci sia. Non è un’opzione mollare e non lo è stato mai, figuriamoci adesso con un nuovo percorso e nuove sfide. Ci vorrà un po’ di tempo, mi prenderò una pausa, poi si guarderà ai prossimi obiettivi, ovvero i Mondiali dell’anno prossimo. Ma anche migliorarsi e abbassare il record, iniziare il salto in lungo e tante cose nuove che non vedo l’ora di provare. Fare la portabandiera mi ha regalato tante belle emozioni, è stato un onore incredibile, capita una sola volta nella vita e a pochi atleti. Sono super onorata e orgogliosa di aver rappresentato l’Italia. Ho provato a fare del mio meglio e in parte sento di esserci riuscita. È stata una bella spedizione piena di vittorie per tutta la squadra, ho provato l’affetto dei compagni, un’esperienza indimenticabile. Sono piena di affetto e di amore, più di così non si può desiderare, ringrazio le Fiamme gialle che mi hanno sostenuto, Jacopo Boscarini che mi ha cresciuto, grazie a lui sto facendo questi tempi. E ho un altro sogno per cui lottare: la pista delle Piane, su cui stiamo lavorando con la Regione”.

Valerio Teodori, protagonista nel judo, ha parlato delle sue sensazioni vissute alle Paralimpiadi. “Sembrava quasi impossibile, ho realizzato quando ero sull’aereo per Parigi – ha detto –. Se parliamo di esperienza, ho partecipato a Campionati italiani, europei e mondiali, la Paralimpiade è imparagonabile.

A parte la delusione, perché si è quasi ossessionati dalla medaglia, il bello è stato aspettare il primo incontro. Al debutto non so rispondere cosa ho provato. Il mio primo pensiero è stato pensare che su quel tatami c’è stato il clou del judo mondiale, come Manuel Lombardo, una scarica di adrenalina folgorante. Ho iniziato judo con il maestro Remo Piro a 6 anni, siamo stati insieme 21 anni di agonismo. Al pubblico dico una parola sola: grazie”.