Un grosso errore vietare le sagre. Questo è il punto di vista di Alleanza democratica civica e progressista, la cui coordinatrice, Cristina Comandi, attacca duramente la giunta per la decisione presa. Decisione che, secondo il raggruppamento dal quale dovrebbe uscire l’alternativa all’attuale amministrazione, sarebbe stata sponsorizzata soprattutto dall’assessore al commercio e al turismo, Maddalena Ottali. Eppure, stando a quanto afferma la coordinatrice dell’alleanza di centrosinistra, sarebbero molti gli aspetti non considerati. "In particolare per le frazioni di Albinia e di Fonteblanda – afferma Comandi – cosa significherà non avere più l’occasione di attirare le persone con questi eventi? Cosa significherà per i fornitori, per la maggior parte locali? Senza contare che i turisti si recheranno nei comuni limitrofi dove le manifestazioni enogastronomiche si svolgeranno regolarmente, spostando di fatto le piccole economie che ruotano attorno alle sagre". Insomma, il centrosinistra si schiera a favore delle sagre, considerate come elemento di richiamo turistico. E punta il dito anche contro la decisione della giunta di compensare le società sportive per non averle potute fare: "Avremmo preferito politiche turistiche serie o politiche tributarie ad hoc, piuttosto del mero trasferimento di 200mila euro dalle casse del Comune alle società come contropartita". Soldi che, secondo la coalizione ancora in fase di rodaggio, potevano andare altrove: "Avrebbero potuto finanziare persone in difficoltà o promuovere azioni di sostegno al reddito. E in questo gioco agli equilibri di parte non si è tenuto in considerazione l’aspetto aggregativo, sociale e persino economico proprio di queste manifestazioni".
In pratica, la decisione di non farle e, di conseguenza, anche quella di sborsare soldi, per compensare le società sportive, sarebbero state un favore fatto ai ristoratori. "Un’amministrazione che non sa guardare oltre il proprio ombelico – conclude Comandi – che gestisce poco e male l’ordinario, che si limita a usare soldi del bilancio come miraggio di appagamento di parte, e che invece, al contrario di altre località turistiche, rinuncia a investimenti e a progetti di promozione importanti, mentre in spiaggia si vedono ancora le ruspe dei lavori che dovevano essere finiti lo scorso anno". R.B.