Un altro anno di tregua, un’altra estate senza sagre. La richiesta è arrivata a tutti i comuni maremmani da parte di Welcome Maremma, il consorzio di operatori nato in Costa d’Argento. "La svolta definitiva della condizione pandemica non è ancora arrivata – affermano gli associati – e dopo quasi un anno e mezzo ci troviamo ancora a dover fronteggiare il covid per tentare di contenerne il più possibile l’espansione, in attesa che la campagna vaccinale possa riportare un po’ di normalità". I ristoratori si dicono "pronti a fare la propria parte", ma ricordano anche che "la certezza di poter lavorare a pieno ritmo durante la prossima stagione non c’è ancora" e tutto questo va ad aggiungersi "al lungo periodo di chiusura forzata a cui siamo dovuti sottostare", senza che neppure gli attesi ristori abbiano sortito gli effetti sperati. "Non possiamo che apprezzare chi l’anno scorso ha fatto in modo di farci lavorare con quel pizzico di tranquillità in più – affermano ancora – decidendo di sospendere sagre e altri eventi simili. Ringraziamo le associazioni per aver rinunciato ai loro eventi e le amministrazioni comunali che, come quella orbetellana, hanno trovato altre fonti di aiuto per le numerose associazioni sportive, in modo da non penalizzare le loro attività". L’amministraizone di Orbetello ha infatti aiutato economicamente le società sportive che non hanno potuto fare le sagre, a conferma di quanto questo strumento di incasso sia ormai fondamentale per i loro bilanci. Il numero di presenze sul territorio dello scorso anno è poi andato oltre le aspettative. E nonostante le limitazioni, imposte per via della pandemia, dove le amministrazioni hanno consentito una maggiore occupazione di spazi pubblici le attività hanno lavorato. Finita l’estate, però, il covid ha imposto nuove misure e nuove chiusure. Niente Gustatus (a parte gli eventi in streaming), niente festività di Natale. Un inverno lungo fatto di chiusure che, in un’economia già fragile come quella legata al turismo stagionale, ha inflitto ferite profonde al tessuto economico. Di qui, la richiesta di aiuto. "Considerando il panorama che si sta delineando – affermano dal Consorzio – auspichiamo che le varie amministrazioni della nostra provincia possano prendere in considerazione nuovamente la soluzione intrapresa l‘estate scorsa. Lo chiediamo perché il nostro lavoro è tutto ciò che abbiamo per vivere e desideriamo che i sacrifici fatti non vadano persi".
Riccardo Bruni