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I commercianti grossetani non tracciano un bilancio positivo dell’andamento della stagione dei saldi
Grosseto, 21 febbraio 2025 – Saldi? Un vero flop. Questo è il parere dei commercianti del centro storico di Grosseto. Un periodo rosso, quello che si sta avventurando fino al 4 di marzo (data in cui termineranno le scontistiche), in tutti i sensi a quanto pare sentendo i diretti interessati. Il “clima” rispetta la stagione al di fuori delle finestre: grigio e con pochi spiragli di luce.
“Vorrei non commentare – dice Carlotta Ciacci, della Boutique Santini –. Il bilancio dei saldi è triste come è lo è stato per la stagione autunno-inverno. Non è partita, ma non è un problema dei commercianti e del centro storico, è un problema generale. Gli italiani hanno meno soldi nelle tasche e adesso sono difronte a delle scelte, che ricadono di conseguenza nell’abbigliamento, che è l’ultima scelta all’interno del nucleo familiare. Questa è la realtà. Il nostro saldo è regolare con un 30 % nella fase iniziale, quindi al 5 gennaio, ed è agghiacciante perchè chi ha comprato a dicembre a prezzo intero si ritrova i capi dopo qualche giorno scontati, è una figura pessima e meschina. Adesso è tutto al 50% e gli stipendi sono gli stessi, per cui cambia poco. Da commerciante dico che il saldi devono tornare a fine gennaio, distante dal periodo natalizio. Oppure basta saldi. Via le scritte rosse dei saldi dai negozi, via black friday, il commerciante va avanti con la sua clientela, e credo sia la scelta migliore”. “I saldi offrono sul serio la possibilità alle persone di avere buone occasioni per gli acquisti – dice Adriano Meacci del negozio North Sale. Adesso c’è la possibilità di sfruttare prezzi molto più bassi per i capi invernali e anche di mezza stagione. Questa ultima trance di sconti possono solo che invogliare i cittadini a venire a comprare”.
“I saldi sono andati malissimo – commenta Luana Chipa di Doppio Zero – e dovrebbero essere posticipati. Dall’avvento dei centri commerciali, c’è stato un tracollo, specialmente nel centro storico. Incrementato da una crisi finanziaria. In via San Martino ci sono tanti fondi chiusi e non è più come prima, ci sono tante variabili che influiscono sulla riuscita delle vendite. Non è solo un problema di saldi che non sono proprio partiti e decollati, ma un problema poi spalmato in tutto l’anno. Queste variabili portano le persone a non affacciarsi ai negozi. Non ho lavorato per i saldi, ma già lo immaginavo prima dell’inizio della data, c’è un calo drastico. Un centro storico come il nostro con i tanti fondi sfitti non è appetibile per le persone. Dobbiamo rivedere questo aspetto, riaprendo i negozi potrebbe essere un incentivo per tornare in centro ad acquistare. I saldi dovrebbero essere posticipati così da essere più attrattivi e per lavorare meglio nel mese di dicembre”.