I dati del 2023 della Regione certificano un importante passo avanti per Scarlino nella gestione dei rifiuti: il 65,42% per la raccolta differenziata, un miglioramento rispetto al 61,34% del 2022. Lo scorso anno era stato invece superato il limite di legge (65%). Un traguardo che l’amministrazione comunale come segnale positivo per il futuro.
"Un risultato che ci conforta – dicono dal Comune –. Differenziare i rifiuti è un dovere di ogni cittadino perché si tratta del futuro di ognuno di noi. Tutti i cittadini che abbandonano rifiuti, tutti gli esercenti che producono montagne di spazzatura e non differenziano, sono responsabili dei costi ambientali e delle bollette Tari di tutti. Il superamento della percentuale del 65% di raccolta differenziata consentirà la progressiva riduzione dell’ecotassa, in quanto diminuiranno i quantitativi di rifiuti indifferenziati da smaltire in discarica".
L’assessore al Bilancio, il vicesindaco Michele Bianchi, è intervenuto anche sulla Tari. "In questo ultimo periodo abbiamo sentito spesso affermazioni sulla tassa, sia dai cittadini che dalle minoranze, che non corrispondono alla realtà – spiega il vicesindaco –. Il Piano economico finanziario approvato da Ato Toscana Sud per l’annualità 2024 ha portato un aumento rispetto al costo del servizio del 2023 di circa 130mila euro. Gli aumenti, in base alle previsioni, sono all’incirca del 6-7% per le utenze non domestiche e dello 0,22 al 2,66% per le utenze domestiche con una diminuzione dell’1,98% per le famiglie con un componente e 0,26% con 6 componenti. Ribadiamo infine la possibilità di rateizzare i pagamenti. L’Amministrazione comunale ha inoltre applicato parte dell’avanzo di amministrazione dell’anno 2023 non vincolato per fare fronte ad altri costi, non gravando ulteriormente sulle utenze".