NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Salvaguardia della specie ittica. Peschiera, l’incubatrice per ripopolare i fiumi di trote

Il progetto di riproduzione consentirà di portare gli avannotti anche nei corsi d’acqua fuori dalla Toscana

Il progetto di riproduzione consentirà di portare gli avannotti anche nei corsi d’acqua fuori dalla Toscana

Il progetto di riproduzione consentirà di portare gli avannotti anche nei corsi d’acqua fuori dalla Toscana

A Santa Fiora c’è uno specchio d’acqua molto importante per la riproduzione degli avannotti (i piccoli i trota). È dalla Peschiera infatti che tutti gli anni parte il progetto di ripopolamento e conservazione della trota mediterranea. Questa enorme vasca d’acqua dolce rappresenta uno dei pochi incubatoi d’Italia e a partire da quest’anno c’è una novità per le piccole trote. Gli avannotti riprodotti sull’Amiata potranno essere utilizzati per ripopolare anche i corsi d’acqua al di fuori dei confini regionali. Si potenzia infatti il progetto grazie alle risorse stanziate nel 2025 dalla Regione per i 4 incubatoi ittici della Toscana, 69mila euro, di cui potranno beneficiare anche le strutture di Santa Fiora e Arcidosso. A parlarne è il responsabile Dario Durazzi.

"Il progetto che stiamo portando avanti sull’Amiata – spiega Durazzi – è finalizzato al ripopolamento e alla conservazione della trota Mediterranea, una specie un tempo ampiamente diffusa lungo l’Appennino, ma oggi minacciata di estinzione. L’iniziativa si concentra sull’allevamento di esemplari selezionati, da cui, mediante riproduzione artificiale, otteniamo le uova durante il periodo invernale, che poi vengono successivamente monitorate in incubatoi specializzati. Le trote in questione sono tipizzate geneticamente, al fine di utilizzare solo riproduttori puri mediterranei. Nel 2024 abbiamo ottenuto dalla spremitura 210mila uova. Quando la produzione è particolarmente copiosa, una parte delle uova da Santa Fiora viene trasferita nell’incubatoio in appendice di Arcidosso. A Santa Fiora, inoltre, nelle vasche della Peschiera, vengono allevati i riproduttori. Nel momento in cui gli avannotti raggiungono una lunghezza di 3-4 centimetri, il 90% di essi viene distribuito alle associazioni che ne fanno richiesta tramite la Regione Toscana, per essere reintrodotti nei corsi d’acqua. Grazie alle risorse regionali, da quest’anno gli avannotti dell’Amiata potranno andare a ripopolare anche altri corsi d’acqua al di fuori del territorio regionale".

"Siamo fieri – ha detto l’assessore all’Ambiente Serena Balducci – di aver messo a disposizione questo splendido parco per un obiettivo così nobile e di aver lottato tanti anni, per la sua crescita, assieme alla Regione, ai volontari dell’associazione Libera Pesca e ai biologi e ricercatori che l’hanno seguito".