REDAZIONE GROSSETO

San Cerbone, il suo esempio per i fedeli

Monsignor Sciacca ha ricordato la profondità delle scelte fatte dal santo patrono. "Dette la vita per il Papa e per il popolo di Dio"

Celebrata ieri a Massa Marittima la festa di San Cerbone, patrono della città e della Diocesi, con la partecipazione di monsignor Giuseppe Sciacca, segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, che ha concelebrato assieme al vescovo Carlo Ciattini.

Sull’esempio di San Cerbone, il vescovo Sciacca, ha esortato i fedeli presenti in maniera numerosa nella Cattedrale (anche se le presenze sono state limitate dalle disposizioni relative al Covid-19) alla testimonianza chiara e limpida di vita cristiana ricordando come San Cerbone sia stato fedele al Papa e al popolo di Dio fino al punto di dare la vita. Nelle parole dell’omelia un parallelo tra la figura del santo massetano ed il suo ruolo di vescovo nella Chiesa, designato dallo Spirito Santo e successore degli apostoli.

In particolare, in questo tempo di difficoltà per la pandemia, per la crisi economica, e per la decadenza dei valori morali ha invitato a continuare ad andare avanti, tenendosi stretti e seguendo con fiducia i propri pastori, fra cui il vescovo diocesano Ciattini. Un accenno velato il suo, non mancando durante di accennare ad alcuni episodi attuali che riguardano la Chiesa intera, di poca trasparenza e difficoltà. Al di là degli episodi degli uomini, ha ricordato Sciacca, il ‘fulcro’ del cristianesimo è Gesù Cristo, ieri, come oggi e sempre. Tra le autorità presenti i vertici delle forze dell’ordine locali, il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini, l’onorevole Luca Sani, Lidia Bai presidente del Geoparco e Angelo Soldatini, Rettore della Società dei Terzieri. Nel pomeriggio celebrati i Secondi Vespri, con la tradizionale offerta del Cero e del Censo da parte dei Terzieri della Città al vescovo Carlo Ciattini.

Gianfranco Beni