"Il tempo delle analisi dei problemi è finito". Esordisce così la sindaca Cinzia Pieraccini intervuta al convegno Uil "Sanità e servizi territoriali", dove ha lanciato alcune proposte concrete. "Innanzitutto servono soldi e programmi chiari – ha detto la Pieraccini – . Lo dico, innanzitutto al Governo, poi alla Regione. I Comuni non sono più disposti a subire le critiche dovute a errori di programmazione e di scelte altrui. Bisogna agire in forma ordinata e chiara stringendo patti territoriali che ci vedano protagonisti vista la nostra conoscenza dei bisogni. Abbiamo fatto la scelta delle Case di comunità. Quella di Castel del Piano deve essere un luogo in cui gli specialisti di medicina interna dell’ospedale e i medici di famiglia formino un primo nucleo di consulto per le persone che vi accederanno. Insieme alle infermiere di famiglia rappresenteranno un riferimento sanitario importante. Come sindaca vigilerò perché sia così. A questo si deve aggiungere la proposta di eliminare la rigidità dei confini entro i quali se il tuo medico si sposta di pochi chilometri i pazienti perdono l’assistenza".
Poi la sindaca Pieraccini ricorda che per i territori montani la priorità non sono i confini ma la continuità assistenziale. "La Regione – dice – dovrà sbloccare i limiti astratti e pensare al servizio. Noi come Comune saremo decisi e netti. Medici specializzandi e infermieri ci servono e ci servono ora e domani: occorre sbloccare con giusti criteri e fare in fretta. Immettiamo nella rete di assistenza territoriale forze nuove, consentiamo un numero limitato di pazienti per garantire il completamento delle specializzazioni. Gli accessi impropri al Pronto soccorso e l’eccessivo afflusso al Misericordia si arginano anche così. E’ l’ora delle scelte non più dell’elenco dei problemi".