"Sanità, un tavolo permanente per le Colline metallifere"

Proposta Uil-Flp per tavolo permanente sulla sanità a Massa Marittima. Carenze strutturali e mancanza di personale minacciano i servizi, con rischi per la salute e la tenuta sociale ed economica dei territori, soprattutto durante l'estate. Necessarie misure alternative urgenti.

"Sanità, un tavolo permanente per le Colline metallifere"

Luciano Fedeli, insieme a Sergio Lunghi, chiede l’istituzione di un tavolo permanente per affrontare i problemi della sanità

Sergio Lunghi e Luciano Fedeli in rappresentanza della segreteria dell’Area Vasta della Uil-Flp propongono l’istituzione di un tavolo permanente di confronto sui temi della sanità, soprattutto delle Colline metallifere.

"Il tavolo dovrà prevedere la partecipazione, oltre che delle organizzazioni sindacali – dicono Lunghi e Fedeli –, anche le istituzioni, in primo luogo la Regione e le comunità locali come protagoniste e tutrici dei livelli di sanità nei singoli contesti, proponendo una programmazione in grado di sopperire ad una situazione che rischia di collassare con ricadute estremamente negative non solo in termini sanitari ma anche di tenuta sociale, economica e demografica degli ambiti locali".

"L’attuale situazione dei servizi sanitari – dicono ancora – soffre di carenze strutturali collegate soprattutto alla mancanza di organico in grado di far fronte ai bisogni di salute dei territori. Particolare risulta la situazione delle Colline metallifere per le sue caratteristiche demografiche, l’estensione del territorio e le difficoltà orografiche generali e risposte che in termini di organico, risultano insufficienti a coprire le esigenze del personale e quelle dei servizi".

Tutto ciò si amplifica nel periodo estivo per la presenza di numerosi turisti ospiti soprattutto nelle zone costiere. "Si dovranno mettere in campo – chiudono – misure alternative strutturali, rispetto a quelle adottate come la pronta disponibilità, la reperibilità, l’aumento della capienza di ore di straordinario e il reperimento di personale con contratti a termine o atipici, che non sono più in grado di far fronte alla situazione e mettono in difficoltà sempre maggiori il personale, spesso impegnato in turni massacranti, e i cittadini".