NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Santissima Trinità di Selva. Il Comune acquista il Convento: "Spazio alle imprese locali"

Firmato il patto di opzione con la Fondazione Opere Antoniane. Balocchi: "Ecco il nostro progetto"

Firmato il patto di opzione con la Fondazione Opere Antoniane. Balocchi: "Ecco il nostro progetto"

Firmato il patto di opzione con la Fondazione Opere Antoniane. Balocchi: "Ecco il nostro progetto"

La volontà dell’Amministrazione comunale è quella di valorizzare la vocazione spirituale e agricola del Convento della Santissima Trinità di Selva ed è per questo che in ballo c’è un progetto che riguarda la struttura e che punta alla sostenibilità ambientale. Per fare ciò occorre che il Comune acquisti l’immobile, ma prima servono alcuni passaggi propedeutici alla compravendita e in settimana ne è stato fatto uno importante.

Nelle stanze del palazzo comunale in piazza Garibaldi, è stato firmato il patto di opzione tra la Fondazione Opere Antoniane (Foa), ente dei Frati Minori Francescani attuale proprietario dell’immobile, e l’Amministrazione comunale. A siglare il documento sono stati il sindaco Federico Balocchi e il presidente di "Foa" padre Antonio Riccio.

Con il patto di opzione viene fissato il prezzo simbolico di 10mila euro per la vendita del complesso conventuale al Comune, in quanto le Opere Antoniane intendono così partecipare al progetto del Comune, di grande rilevanza e interesse pubblico.

Il Comune adesso ha 24 mesi di tempo per fare tutte le necessarie valutazioni ed avviare le progettazioni, prima di decidere definitivamente se procedere con l’acquisto a seguito dell’ottenimento di finanziamenti per realizzare i lavori e in base alle condizioni concrete di rilascio delle necessarie autorizzazioni.

"Nel Convento – spiega il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi – sarà realizzato un incubatore di imprese rurali, un centro servizi, un impianto per la trasformazione di prodotti agroalimentari, un frantoio, un seccatoio, un impianto di vinificazione e una cantina, un mercato di prodotti agricoli ed un ristorante agricolo a chilometro 0. E inoltre prevediamo la trasformazione dell’ala più antica e suggestiva del complesso conventuale in una struttura turistico-ricettiva".

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è ambizioso: "Vogliamo realizzare un progetto di alto livello – prosegue – che rappresenti un modello di sviluppo innovativo e che avrà un impatto positivo per l’intera comunità di Santa Fiora. Lavoreremo da subito con la Soprintendenza e la comunità per definire l’idea progettuale".