MATTEO ALFIERI
Cronaca

Sciopero dei Magistrati: "Riforma sbagliata. Stop all’indipendenza"

Ieri in tribunale manifestazione della sottosezione grossetana dell’Anm. Melchionna: "Adesione al 90%. Vogliono assimilarci ad un avvocato di accusa".

Ieri in tribunale manifestazione della sottosezione grossetana dell’Anm. Melchionna: "Adesione al 90%. Vogliono assimilarci ad un avvocato di accusa".

Ieri in tribunale manifestazione della sottosezione grossetana dell’Anm. Melchionna: "Adesione al 90%. Vogliono assimilarci ad un avvocato di accusa".

L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), sottosezione di Grosseto, ieri ha partecipato allo sciopero contro la riforma, promossa dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che prevede una netta separazione tra magistratura inquirente e magistratura giudicante, con la creazione di due distinti Consigli Superiori della Magistratura, nonché di un’Alta Corte disciplinare separata dal sistema di autogoverno della magistratura. "Oltre il 90% dei Magistrati grossetani ha aderito allo sciopero per manifestare la propria contrarietà alla riforma della giustizia - ha iniziato il sostituto Procuratore Giampaolo Melchionna, presidente dell’Anm Grosseto – Questa riforma solleva numerose criticità sotto il profilo dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura, principi cardine di uno Stato di diritto, senza offrire alcuna soluzione ai veri problemi della giustizia". "Le principali preoccupazioni riguardano il rischio di alterazione dell’equilibrio tra poteri dello Stato - ha aggiunto Melchionna - e una possibile riduzione della qualità del giudizio. No anche all’istituzione di un’Alta Corte disciplinare, organo esterno, con una composizione che potrebbe esporre i magistrati a influenze estranee alla giurisdizione. Infine - chiude Melchionna - il sorteggio per la nomina dei membri del Csm e dell’Alta Corte disciplinare anziché ridurre il peso delle correnti, rischia di determinare una scelta dei membri priva di criteri meritocratici e di effettiva rappresentatività. La selezione casuale dei loro componenti potrebbe compromettere la qualità delle decisioni in materia di nomine, trasferimenti e azioni disciplinari. Per l’Anm di Grosseto serve un confronto istituzionale serio".