Andrea Capitani
Cronaca

Traghetti nel caos, lavoratori in sciopero

Anche la tratta Porto Santo Stefano-Giglio interessata dalla protesta dei dipendenti Toremar. La società garantisce solo 2 delle 5 coppie di corse previste

Un traghetto Toremar

Un traghetto Toremar

Monte Argentario (Grosseto), 20 luglio 2024 – Confermato anche per la tratta Porto Santo Stefano – Isola del Giglio l’annunciato sciopero di domani, domenica 21 luglio, dei dipendenti della Toremar. I traghetti della compagnia di navigazione che effettua il servizio di trasporto per le isole dell’Arcipelago Toscano, compresa ovviamente Isola del Giglio, fermeranno i motori per manifestare la preoccupazione sul futuro dei 260 lavoratori tra personale navigante e amministrativo (26 quelli della tratta gigliese). A confermare la scelta le sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, le cui segreterie provinciali hanno indetto lo sciopero per l’intera giornata lavorativa.

"Il nuovo bando di gara per la continuità territoriale dell’Arcipelago toscano rischia di mettere in pericolo la maggior parte dei posti di lavoro, non possiamo accettarlo" dicono Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Paolo Taccini (Fit-Cisl) e Andrea Sirabella (Uiltrasporti).

Così come in altri porti, verranno inoltre effettuati presìdi di protesta e volantinaggi a Porto Santo Stefano dalle 7,30 alle 19,30. Nonostante lo sciopero, saranno comunque garantite dalla Toremar due delle cinque coppie di corse andata e ritorno già previste dal piano degli orari di domenica tra Porto Santo Stefano e Isola del Giglio: partenze da Giglio Porto alle 9,10 e alle 16, da Porto Santo Stefano alle 10,30 e alle 17,25. Tutte le altre partenze potranno subire ritardi o cancellazioni.

Maggiori informazioni – fa sapere Toremar – potranno essere richieste alle biglietterie dei porti di imbarco. Non mancheranno dunque i disagi per gli utenti, anche se l’ingente flusso di persone da e per l’Isola del Giglio sarà coperto dai traghetti della Maregiglio. "Nell’incertezza di come verrà confezionato il bando della nuova gara – fanno sapere da Toremar –, oggi non siamo in grado di garantire la partecipazione di Toremar alla stessa. Il rinnovo della flotta richiederebbe l’esborso di almeno 600 milioni di euro. Mancano i fondamentali economici per un investimento del genere, per non parlare delle continue richieste di diminuzione delle tariffe".

Andrea Capitani