REDAZIONE GROSSETO

Era scomparsa dall’Amiata, trovata dal viceprefetto

La segnalazione sull’anziana era appena arrivata quando Sabrina Agresta l’ha incontrata per caso

Il viceprefetto aggiunto e capo di gabinetto di Grosseto, Sabrina Agresta

Grosseto, 5 gennaio 2016 - "Scusi, saprebbe dirmi dove posso dormire stanotte?". La domanda, rivolta da una signora apparentemente in difficoltà, che teneva ben stretto un sacchetto di plastica nel quale aveva alcuni indumenti, ha subito fatto capire alla persona a cui si era rivolta che forse il caso che le era stato segnalato due ore prima, stava per avviarsi a soluzione.

L’intuito, la sensibilità, la professionalità del viceprefetto aggiunto e capo di gabinetto della Prefettura, Sabrina Agresta, hanno consentito di rintracciare una donna la cui scomparsa da un paesino dell’Amiata, nella notte di San Silvestro, era stata denunciata ai carabinieri, proprio mentre il funzionario, di servizio nei giorni di festa, si stava recando in prefettura per predisporre l’inizio delle ricerche. Sembra incredibile ma le cose sono andate esattamente così.

Erano le 19.30 del primo giorno dell’anno e la denuncia alla prefettura era giunta due ore prima. Sabrina Agresta, ha così risposto alla domanda con un’altra domanda: "Lei è di un paese dell’Amiata?".

La donna è rimasta in silenzio: era una conferma. Con modi gentilissimi, conquistando la fiducia della signora, Agresta si è fatta seguire in Prefettura. La donna, che non aveva mangiato da un giorno, è stata assistita e tranquillizzata: il poliziotto di servizio è corso a prendere alcune medicine per la signora che ha qualche problema di salute, poi sono state chiamate una pattuglia dei carabinieri e una Volante della polizia, perchè accompagnassero la signora, che non voleva rientrare al suo paese, in un albergo del centro di Grosseto, messo a disposizione dell’ormai ex scomparsa.

E’ stata Sabrina Agresta a comunicare poi ai familiari e alle autorità l’avvenuta soluzione del caso. Un risultato straordinario, anche per la mancata spesa a carico dello Stato, quindi dei cittadini: quando il piano provinciale per le persone scomparse viene applicato e si mobilitano decine, centinaia di uomini e mezzi, le migliaia di euro sono sempre infatti qualche decina.