MATTEO ALFIERI
Cronaca

Scotta ancora il "caso residenze": "Ma Buoncristiani era eleggibile?"

Pd, Follonica a Sinistra, Lista Andrea Pecorini e Primavera Civica chiedono rispetto delle istituzioni "Il sindaco ha ammesso indirettamente di non aver pagato Imu e Tari: adesso può solo dimettersi".

Un momento del consiglio comunale di lunedì durante il quale il sindaco Matteo Buoncristiani ha spiegato la sua versione dei fatti sulla residenza

Un momento del consiglio comunale di lunedì durante il quale il sindaco Matteo Buoncristiani ha spiegato la sua versione dei fatti sulla residenza

"Il sindaco ammette le proprie mancanze: era eleggibile? La trasparenza e il rispetto delle istituzioni non possono essere calpestati". Prosegua la diatriba a Follonica per il caso delle "residenze". I gruppi Pd, Follonica a Sinistra e Andrea Pecorini Sindaco tornano dunque a chiedere le dimissioni del sindaco Matteo Buoncristiani dopo il Consiglio comunale a porte chiuse. "Il sindaco – proseguono – ha ammesso indirettamente di non aver pagato l’Imu e la Tari, due imposte fondamentali per il funzionamento della macchina comunale, avendo avuto una residenza non corrispondente alla sua reale dimora. Una verità che noi avevamo già denunciato da tempo, e che solo ora viene confermata, a fronte della pressione politica e istituzionale che abbiamo esercitato. Se non avessimo sollevato questa grave vicenda, tutto sarebbe stato insabbiato". "È vergognoso – aggiungono – che il primo cittadino abbia scelto di raccontare la propria versione dei fatti a porte chiuse, sottraendosi al giudizio diretto dei cittadini. È ancor più grave che abbia preferito una comunicazione unilaterale, eludendo ogni possibilità di confronto e contraddittorio, come se la verità potesse essere raccontata a senso unico. A questo punto, ci chiediamo se non si ponga anche un ulteriore problema di compatibilità con la carica: avendo dichiarato una residenza che oggi si rivela fittizia, il sindaco era effettivamente eleggibile? Riteniamo che non vi siano più le condizioni per la permanenza del sindaco alla guida della città". "Speravamo che le voci sulla doppia residenza del sindaco fossero infondate – aggiunge Primavera Civica – e avevamo chiesto a lui e al Presidente del Consiglio di chiarire pubblicamente la regolarità della posizione di tutti gli amministratori e dei Consiglieri, indipendentemente dalla loro appartenenza. Invece, dopo un mese di silenzi assordanti e colpevoli, le risposte sono arrivate in una seduta a porte "chiuse" (forse per vergogna) Non si può minimizzare quanto accaduto – chiudono – Chiediamo dunque al sindaco di compiere l’unico gesto coerente con il suo comportamento: dimettersi".