REDAZIONE GROSSETO

Graziata la scrofa che uccise un uomo e ferì un bambino, ora vivrà in Maremma

Il tribunale decide per il dissequestro dell'animale, affidato alla Lav

Una scrofa con i maialini (Cusa)

Semproniano (Grosseto), 3 marzo 2020 - E' stata graziata e vivrà adesso in Maremma la scrofa che nell'ottobre del 2019 ha ucciso un uomo a Corcolle, periferia di Roma, ferendo gravemente il figlio che tutt'ora patisce i postumi di quel pomeriggio di terrore. Accadde tutto in pochi istanti. Era il 6 ottobre, una domenica. Il papà voleva portare il figlio di tre anni a vedere i maialini appena nati. Ma la madre dei piccoli si scagliò contro l'uomo facendolo cadere insieme al bambino. La scrofa, sentendo probabilmente i cuccioli minacciati morse l'uomo ferendolo mortalmente e ferì il piccolo, trasportato d'urgenza in ospedale. L'animale fu messo sotto sequestro. Adesso la procura di Roma ha deciso per l'affidamento della scrofa alla Lav, "graziando" di fatto l'animale. 

"Nei giorni scorsi l'associazione, che contestualmente alla richiesta di 'grazia', aveva chiesto l'affidamento dell'animale, grazie all'intervento dell'Asl veterinaria Roma 2, ha potuto finalmente prendere in adozione la scrofa e trasferirla nel Centro di Recupero di Semproniano (Grosseto), dove potrà vivere in compagnia dei suoi simili, finalmente sottratta allo sfruttamento riproduttivo e alla morte per macellazione", sottolinea la Lav.

L'animale vivrà dunque nel Centro di Recupero di Semproniano, noto perché ospita animali anche rari, di diverse specie, spesso protagonisti di vicende giudiziarie complesse. 

"Siamo di fronte a una tragedia che nulla potrà cancellare, un uomo è morto e un bambino versa ancora in condizioni critiche - ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente Lav, nel corso dell'operazione di trasferimento - ma proprio la gravità dei fatti deve spingerci a riflettere anche sulle conseguenze di una gestione degli animali del tutto inadeguata".