
Alessandra Vegni, segretaria provinciale Flc Cgil, prevede un taglio di 30 cattedre per il prossimo anno scolastico
Grosseto, 7 aprile 2025 – “Legge di bilancio 2025 più denatalità uguale 368 cattedre in meno in tutta la Toscana. Per il prossimo anno scolastico (2025-2026) saranno circa 30 le cattedre in meno in provincia di Grosseto”. E’ quanto dice Alessandra Vegni, segreteria provinciale della Flc Cgil, secondo la quale “siamo di fronte a un taglio lineare e miope, che colpisce un presidio fondamentale per il futuro del Paese: la scuola pubblica”. Secondo le stime ufficiali, il taglio delle cattedre in Maremma si inscrive all’interno di un quadro che vede un calo complessivo di 5660 posti a livello nazionale e una previsione di 8.000 studenti in meno in tutta la regione Toscana, soprattutto nella scuola primaria (circa 4.200 alunni in meno).
“In questi mesi come Flc Cgil Grosseto ci siamo battuti, anche in collaborazione con la Regione Toscana, per evitare accorpamenti e chiusure di istituti – ricorda Vegni –. Nei due casi a rischio siamo riusciti a scongiurare fusioni scolastiche che avrebbero compromesso non solo i posti di lavoro, ma anche la qualità della didattica e il legame delle scuole con il territorio”.
La segretaria Cgil sottolinea che “il taglio delle cattedre, imposto dalla legge di bilancio e acuito dal calo demografico, rischia di aggravare una situazione già fragile, con effetti pesanti soprattutto nei territori più periferici, montani e interni, come quelli grossetani”.
“La denatalità non può essere affrontata con tagli alla scuola – rimarca Vegni –, al contrario, è proprio in questo contesto che servirebbero investimenti, riduzione del numero di alunni per classe, potenziamento dell’offerta formativa, stabilizzazione del personale e sostegno alla continuità didattica. Tagliare significa impoverire la scuola e, con essa, le opportunità delle giovani generazioni”.
Importante rimane il ruolo della mobilitazione e della partecipazione. “La nostra battaglia continuerà anche in occasione delle prossime elezioni Rsu e dei referendum dell’8 e 9 giugno – ricorda Vegni – che puntano a un mondo del lavoro più sicuro e stabile per tutti. Per le elezioni Rsu di aprile, si voterà da lunedì 14 a mercoledì 16 nei luoghi di lavoro, tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola sono invitati a scegliere chi, come la Flc Cgil, difende ogni giorno la scuola pubblica, il lavoro stabile e di qualità, la centralità della formazione per lo sviluppo del Paese”.