Il rientro a scuola: in un liceo grossetano abolite le verifiche intermedie, pagelle solo a fine anno

Al “Polo Aldi” adottato il sistema sperimentale che non prevede trimestri o quadrimestre: la valutazione arriverà a giugno

Il ritorno sui banchi. Il preside dell’Onesti:: "Onorato di essere qui, ora lavoro di squadra"

L'ingresso di una scuola in un'immagine di repertorio

Grosseto, 16 settembre 2024 – Il ritorno in classe al “Polo Liceale Aldi” di Grosseto coincide con una novità. “Il Collegio dei docenti – dice il dirigente scolastico Roberto Mugnai – ha deciso in via sperimentale di adottare per la valutazione il cosiddetto ’periodo unico’. Non più trimestri e quadrimestri con la ’pagella’ intermedia ma un unico periodo di valutazione che corre lungo tutto l’anno scolastico”.

“Già molte scuole in Italia – continua Mugnai – stanno sperimentando questo modello, come ad esempio il Marco Polo di Firenze, il Liceo Malpighi di Bologna, il Liceo Scientifico Bottoni di Milano, solo per citarne alcune. L’obiettivo è quello di favorire un approccio meno impattante del momento valutativo, evitando anche che le verifiche (e spesso il conseguente impegno delle studentesse e degli studenti) si concentrino nell’imminenza della chiusura del periodo valutativo (trimestre o quadrimestre)”.

“Il periodo unico – spiega ancora il dirigente scolastico – consente una migliore e più distesa calendarizzazione delle interrogazioni e dei compiti in classe da parte dei docenti e uno studio più disteso e costante da parte degli studenti. Dopo l’adozione dallo scorso anno scolastico del progetto Aldi che prevede un’organizzazione con gli studenti che si muovono fra le classi in base all’orario delle lezioni e raggiungono i docenti nelle aule della materia, allestite in base alla disciplina di insegnamento, l’adozione del periodo unico, è un altro importante tassello nel processo di cambiamento che l’Istituto ha intrapreso negli ultimi anni.

Il Collegio dei docenti ha voluto porre la propria ulteriore attenzione al benessere delle studentesse e degli studenti: ansia e stress non favoriscono gli apprendimenti. L’intento è quello di ’recuperare’ la motivazione verso la conoscenza ( e non al ’voto’) e dunque il senso vero e profondo dell’apprendimento”.