REDAZIONE GROSSETO

"Secretare resta una cosa gravissima. Il sindaco deve dimettersi"

"Maggioranza chiusa nel suo fortino: ha trasformato il Comune in un luogo inaccessibile ai cittadini". La decisione di discutere a...

Andrea Pecorini durante il consiglio comunale di ieri Le minoranze restano molto critiche sulle decisioni della maggioranza

Andrea Pecorini durante il consiglio comunale di ieri Le minoranze restano molto critiche sulle decisioni della maggioranza

"Maggioranza chiusa nel suo fortino: ha trasformato il Comune in un luogo inaccessibile ai cittadini". La decisione di discutere a porte chiuse il punto sulla residenza del sindaco continua ad essere criticata dai gruppi di minoranza, ovvero quelli del Pd, di ’Follonica a Sinistra’ e ’Andrea Pecorini sindaco’.

"Riteniamo gravissimo – dicono i consiglieri – che non si sia voluta condividere con la città la risposta alle 15 domande che tutti hanno potuto leggere in questi giorni. Se le domande non sono state secretate, perchè devono esserlo le risposte? C’è forse qualcosa che i follonichesi non devono sapere? Con questo atteggiamento il sindaco e il presidente del Consiglio comunale calpestano i diritti democratici delle minoranze e dei cittadini".

I rappresentanti dell’opposizione ricordano anche i motivi per i quali avevano contestato le spiegazioni date dal presidente Aloisi a sostegno della decisione di secretare la discusssione.

"Il presidente conferma – dicono – che non esiste agli atti richiesta motivata da parte dell’unico soggetto che avrebbe potuto svolgere la richiesta motivata di seduta segreta, ovvero il sindaco; il presidente omette di indicare quale sia stato l’esito della discussione in conferenza dei capigruppo ovvero la mancanza di accordo sul punto con ben 4 capogruppo su 7 che non erano in accordo con l’imposizione data dal presidente del consiglio; il riferimento a prassi passate, ricordato dal presidente, non delegittima gli scriventi consiglieri e consigliere ad insistere per un’applicazione letterale del regolamento".

"E in base alle risposte avute in Consiglio – dicono Francesco Ciompi, Andrea Pecorini ed Emanuele Betti – chiediamo le dimissioni del sindaco. Il nostro lavoro ha evidentemente sollevato una questione reale e che, stando a quanto emerso dal nostro accesso agli atti, non riguarda solo il primo cittadino".