REDAZIONE GROSSETO

Servizi sociali. L’allarme dei sindaci: "Territorio ’anziano’ serve più personale"

Vertice tra la sindaca di Castel del Piano Pieraccini e i vertici di Coeso . Al centro l’organico di assistenti sociali nel territorio amiatino . dove vivono molti anziani a fronte di una bassa densità abitativa.

L’assemblea del Coeso durante la quale si sono rinnovati gli incarichi

L’assemblea del Coeso durante la quale si sono rinnovati gli incarichi

Serve personale qualificato e servono servizi per i cittadini dell’Amiata. È questo in estrema sintesi quanto emerso dal primo e importante incontro tra Cinzia Pieraccini, sindaca di Castel del Piano e vicepresidente di Coeso, il sindaco Vivarelli Colonna (neo presidente del Coeso) e la direttrice del Coeso Tania Barbi. All’incontro, che si è svolto da remoto, hanno partecipato anche Valentina Caselli, assistente sociale referente del territorio amiatino, e Sandra Conti, responsabile dei servizi economici e finanziari. Durante la riunione, la prima relativa al territorio dell’Amiata dopo il rinnovo degli organi di Coeso Società della Salute, si è parlato quindi della dotazione organica di assistenti sociali, in un territorio che ha caratteristiche ben precise dal punto di vista demografico e di densità abitativa. "Abbiamo raccolto, insieme a tutti i sindaci dell’Amiata Grossetana, una necessità rilevata ed espressa dalle assistenti sociali che operano sul territorio – dice la vicepresidente Cinzia Pieraccini – e ci siamo immediatamente attivati per gestirla al meglio con la direzione del Coeso. Lavoreremo insieme per cercare di mantenere costante la presenza di personale formato sul territorio. Le assistenti sociali erogano un servizio prezioso per il quale serve una profonda conoscenza del territorio, dei casi seguiti e una stretta collaborazione con le istituzioni. L’incontro di oggi ha come obiettivo fondamentale sia la tutela del personale che opera sul nostro territorio sia, in modo ancora più forte, la tutela della popolazione". "Si tratta di un modo – aggiunge la direttrice Tania Barbi – per individuare insieme percorsi condivisi, proprio a tutela della popolazione residente e dell’ottimizzazione dei servizi. Per poter comprendere le peculiarità della zona è necessario ragionare sui dati che, costantemente, elaboriamo e monitoriamo".

Nell’Amiata Grossetana vivono, infatti, più 18mila persone delle oltre 168mila dell’intera zona sociosanitaria; Il reddito medio pro-capite è di circa 17mila euro, a fronte dei quasi 20mila euro dell’intera zona sociosanitaria, e i nuclei familiari in condizioni di disagio economico, con Isee inferiore a 6mila euro, sono il 7,6% della popolazione residente. Dal punto di vista demografico, la zona registra la presenza di 294 anziani ogni 100 giovani dagli 0 ai 14 anni residenti (quasi 3 anziani per ogni giovane), contro la media dell’intera zona sociosanitaria che si attesta su 260 anziani ogni 100 residenti; il carico di "grandi anziani" registrato sui caregiver (over 85 per 100 persone di età compresa tra i 55 ei 74 anni) è del 21%, mentre la media zonale è del 16%. Tutto questo in un contesto caratterizzato da un’ampia estensione territoriale con una densità di popolazione molto bassa: nell’Amiata si arriva a 26 abitanti per chilometro quadrato, a fronte dei 54 abitanti per chilometro quadrato dell’intera area. Per rispondere ai bisogni sociali di questa popolazione sono presenti otto punti di primo accesso del Coeso in tutti i comuni del territorio.