REDAZIONE GROSSETO

Sgominata banda di pusher. Vendevano droga via social

Operazione antidroga a Orbetello: carabinieri smantellano banda di spacciatori con stazione di smercio di droga. Quattro arresti e sequestro di hashish, marijuana e cocaina. Spaccio anche a minori e servizio di consegna a domicilio.

I carabinieri hanno ricostruito il giro di affari e di clienti tenendo sotto controllo i sospettati per settimane

I carabinieri hanno ricostruito il giro di affari e di clienti tenendo sotto controllo i sospettati per settimane

Per settimane hanno seguito una banda di giovani spacciatori che avevano messo in piedi una vera e propria stazione di smercio di droga. Vendendo anche fuori dalla regione, grazie ad ordini che arrivavano anche via social. Sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Orbetello, dopo un’indagine lunga e dispendiosa, ad eseguire quattro misure cautelari personali di obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto; l’accusa è detenzione, trasporto e cessione di sostanze stupefacenti. Altre due persone, individuate dai carabinieri e denunciati alla procura, non sono state interessate dal provvedimento cautelare, ma si procede comunque - in stato di libertà - anche nei loro confronti. I militari all’inizio di quest’anno avevano individuato un ragazzo, che era il fulcro di tutto il gruppo, a cui gli altri compagni facevano riferimento per le attività di spaccio di droghe di vario tipo - marijuana, hashish e cocaina - cedute a giovani del posto, anche minorenni. Un giro consistente, documentato dai carabinieri in almeno 100 cessioni di droghe pesanti e leggere. Nello sviluppo delle indagini, i militari hanno inoltre intercettato e sequestrato 8,5 chili di hashish, 120 grammi di marijuana e diverse dosi di cocaina. Caratteristica dell’attività di spaccio, come detto, era il "servizio di corriere a domicilio", ovvero il recapito dello stupefacente al domicilio degli assuntori, "servizio" svolto su tutto il territorio regionale ed oltre per evadere gli ordini della droga che avvenivano tramite un noto social network.