Massa, 27 dicembre 2022 - "Un Natale sotto le macerie di una parte della nostra storia". E’ uno dei titoli più forti comparsi sui social dopo il franamento delle mura medievali. Dopo le varie prese di posizione delle forze di opposizione, che non hanno certo elogiato quanto avvenuto, i cittadini si sono sfogati con commenti critici nei confronti dell’accaduto che, a voce quasi unanime, poteva essere e doveva essere evitato viste le avvisaglie e le segnalazioni fatte in numerose occasioni. Chi stava nelle vicinanze racconta i momenti vissuti.
"Io che abito davanti a Piazzetta, ho fatto un salto dal letto dal forte rumore – ricorda Rosa –. Quel muro era puntellato da anni. Probabilmente pensavano che il muro si stufasse e si restaurasse da solo, prima o poi, invece no. Detto questo è una vergogna, ma è un detto inutile perché un pezzo di storia è franato e nessuno se ne prenderà la responsabilità. Volendo guardare il lato positivo, come al mio solito, almeno è successo di notte e nessuno, fortunatatamente, si è fatto male". Anche Monica sottolinea l’aspetto positivo della vicenda, ovvero che nessuno si sia fatto male."Anche noi ci siamo svegliati per il boato – dice Monica –. Meno male è caduto di notte e non si è fatto male nessuno. Da cinque anni l’intervento era stato programmato per ‘puntellare’ le mura e evidentemente la cosa è stata sottovalutata e non solo dal punto di vista politico-istituzionale, ma anche da quello tecnico dal momento che l’evento si è verificato improvvisamente e come dicono in molti ringraziando il caso che nessuno si è fatto male".
Ma i commenti sulla pagina di "Sei massetano se..." si rincorrono e non risparmiano critiche. "Frana tutto – aggiunge Manuela – però ci sono la bellissima rotonda e la nuova Ztl. Speriamo resista il Duomo". C’è chi vorrebbe rigirare la responsabilità alle Belle Arti o Sovrintenza e c’è chi razionalmente fa paragoni con altre realtà come Sandro Poli: "Anche se il caso ero un po’ diverso ma simile, a Volterra le mura franate furono ricostruite e restaurate in tempi record. A fine restauro il presidente della Regione andò ad inaugurare le mura ricostruite. Chissà se qui saremo in grado di fare lo stesso". C’è anche chi resta con i piedi per terra come Fabio: "Chissà se ora chi doveva fare qualcosa, pagherà per il danno o, come sempre succede in Italia, la colpa non sarà di nessuno". E Catia infine rincara la dose: "Anni di menefreghismo e incuria si pagano prima o poi. Abbiamo un tesoro inestimabile e lo lasciamo abbandonato a se stesso".