SABINO ZUPPA
Cronaca

Stop alla procedura del Comune. Talamone, il Tar boccia tutto

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso del "Consorzio Il Molo" presentato dall’avvocato Chech. Annullata la delibera di giunta sulla riqualificazione dell’approdo e l’avviso della gara di concessione.

Il Tar ha bocciato l’iter avviato dal Comune di Orbetello per. le concessioni del porto turistico di Talamone: accolte le richieste del Consorzio Il Molo

Il Tar ha bocciato l’iter avviato dal Comune di Orbetello per. le concessioni del porto turistico di Talamone: accolte le richieste del Consorzio Il Molo

Stop amministrativo nella ventennale vicenda della costruzione del porto di Talamone. Il Tar, infatti, dopo aver discusso lo scorso novembre la questione nella prima udienza preliminare, ha pubblicato la sentenza relativa al ricorso presentato dal Consorzio Il Molo di Talamone accogliendo la richiesta di annullare la delibera della giunta comunale del 10 luglio 2024 per "la riqualificazione dell’Approdo di Talamone in Porto Turistico da attuarsi con domanda di concessione" ed il conseguente avviso di pubblicazione della gara di concessione presentata per la riqualificazione, pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea in data 13 agosto 2024, nonché ogni atto connesso e conseguente.

In poche parole una parte dei concessionari del porto si erano riuniti nella società Porto Turistico di Talamone Srl presentando una proposta di project financing nel novembre del 2023 che in prima battuta non era stata accolta dall’Amministrazione lagunare. Questo aveva condotto ad una causa amministrativa che era decaduta dopo un accordo dello scorso giugno in cui la stessa società si impegnava, fra le altre cose, a nominare un componente dell’amministrazione nel suo CDa (quale presidente senza deleghe) e un componente nel collegio sindacale, in modo da garantire un ruolo attivo al Comune nella fase di realizzazione dell’intervento, nonché a redigere un cronoprogramma approvato dal Comune per la realizzazione dell’intervento di restauro della Rocca di Talamone. Cosa, quest’ultima non prevista, secondo quanto confermato dai giudici all’interno del piano regolatore portuale. Accordo che era stato recepito per dare il via alla gara annullata ieri dal Tar.

"Fermo restando che la decisione si presta anche a valutazioni di natura politica, demandate ai soggetti istituzionalmente competenti – spiega l’avvocato Pierluigi Chech che rappresenta il Consorzio il Molo di Talamone – si evidenzia, da un punto di vista tecnico, come la pronuncia confermi l’accoglimento dell’istanza cautelare, in linea con quanto già sostenuto. La sentenza, inoltre, riconosce e accoglie tutti i profili sostanziali di illegittimità sollevati, con specifico riferimento alle modalità di svolgimento della procedura condotta dal Comune, a partire dai contatti con la Porto Turistico di Talamone, che avevano condotto alla pubblicazione di un’istanza già precedentemente rigettata. Il Tar valorizza comunque la fase preliminare della programmazione urbanistica, nella quale il Comune aveva individuato gli obiettivi per il coinvolgimento degli attuali concessionari e gli strumenti giuridici per la realizzazione del porto. Proprio da tali atti discende l’ulteriore illegittimità della procedura, come sottolineato nella sentenza, con il sostanziale ripensamento del Comune di Orbetello in contrasto con le proprie precedenti determinazioni".