ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Stufa e camper sotto la lente della procura

Un possibile malfunzionamento al motorino di estrazione dei fumi di scarico della stufetta. Potrebbe essere questo ad aver provocato la...

Un possibile malfunzionamento al motorino di estrazione dei fumi di scarico della stufetta. Potrebbe essere questo ad aver provocato la...

Un possibile malfunzionamento al motorino di estrazione dei fumi di scarico della stufetta. Potrebbe essere questo ad aver provocato la...

Un possibile malfunzionamento al motorino di estrazione dei fumi di scarico della stufetta. Potrebbe essere questo ad aver provocato la fuoriuscita del monossido di carbonio, l’assassino silenzioso che domenica ha ucciso Franco Mariotti, 61enne di Roccalbenga, mentre si trovava nel suo camper parcheggiato nell’area di sosta davanti all’ospedale Careggi. Franco, con la moglie, aveva deciso di trascorrere la notte nel parcheggio di viale Pieraccini per stare il più vicino possibile alla figlia, ricoverata quattro giorni prima a Careggi dopo aver accusato un malore.

Secondo i primi accertamenti – svolti nell’ambito dell’inchiesta della pm Alessandra Falcone – la bombola collegata alla stufetta all’interno del camper, ora sequestrato, si trovava in uno spazio apposito. Le indagini, affidate alla polizia, si stanno concentrando anche sui documenti delle manutenzioni della stufa in cerca di possibili errori o carenze. Al vaglio anche un ipotetico malfunzionamento della stufa che tuttavia era ancora accesa quando sono arrivati i soccorsi, allertati proprio dai familiari e dalla figlia, ricoverata a pochi metri da dove si è consumata la tragedia.

Migliorano intanto le condizioni della moglie di 62 anni, soccorsa quando era ancora in stato confusionale. Restano ancora da chiarire gli ultimi attimi prima della fuoriuscita del gas che come un killer silenzioso e invisibile agisce all’improvviso. E spesso non lascia scampo. La moglie di Franco però è riuscita a salvarsi: è possibile che fosse uscita dal camper per svolgere qualche commissione e quindi avrebbe accusato dolore solo in un secondo momento, oppure potrebbe aver reagito diversamente all’esalazione del gas. Per Franco invece non c’è stato niente da fare: il suo decesso potrebbe risalire addirittura alla mattina.