MICHELE CASALINI
Cronaca

Tragedia nei fondali: all’isola Giannutri muore sub durante l’immersione. Chi era la vittima

Ziad Samaha era giunto da Roma per trascorrere una giornata insieme a due amici. L’uomo, che aveva 42 anni, collaborava con il Ministero degli Esteri come consulente della Fao

Ziad Samaha, il sub morto durante l'immersione a Giannutri

Isola del Giglio, 22 aprile 2023 – Tragedia nei fondali dell’isola di Giannutri, paradiso dei sub insieme all’Isola del Giglio. Nel pomeriggio di ieri si è sentito male, mentre era sotto acqua, ed è poi successivamente deceduto, Ziad Samaha, 42 anni, nato in Libano e residente a Roma dove lavorava come consulente della Fao. Ieri mattina con due amici, provenienti anche loro da Roma, si era recato a Porto Ercole, e da lì si è imbarcato su un natante di un diving locale dell’Argentario per recarsi a Giannutri. L’uomo si è immerso nei fondali dell’isola insieme i due amici.

Ma poco dopo i due colleghi di immersione lo hanno perso di vista. Hanno subito iniziato a cercarlo, e dopo un certo periodo di tempo lo hanno trovato quasi esanime e privo di sensi a una certa profondità. I due amici lo hanno subito preso e portato in superficie, dove sono saliti sulla barca del diving cercando di rianimarlo ed effettuandogli anche un massaggio cardiaco. Allo stesso tempo hanno anche attivato i soccorsi, tant’è che dall’ospedale Misericordia di Grosseto è partito anche l’elicottero "Pegaso". Quindi con la barca hanno fatto rotta a Porto Ercole. Il sub libanese è stato subito soccorso, direttamente sul molo dedicato ai diving nel porto di Porto Ercole, dal personale del 118, di Pegaso, e della Croce rossa italiana. I soccorritori hanno cercato di rianimarlo, ma ogni tentativo del personale sanitario è risultato vano. Probabile che Ziad Samaha si sia sentito male proprio mentre era in immersione, per una embolia gassosa. La perdita di conoscenza gli ha poi fatto deglutire molta acqua. I polmoni durante il massaggio cardiaco hanno lasciato uscire il liquido, segno evidente della presenza di acqua di mare, la cui presenza è stata riscontrata nei polmoni.

La salma è stata poi trasferita nel tardo pomeriggio di ieri alla camera mortuaria dell’Ospedale di Orbetello, a disposizione delle autorità competenti per gli accertamenti di legge. Probabile che il magistrato disponga l’esame autoptico. A Roma Ziad Samaha collaborava con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, quale consulente della Fao.

Era nato, e ancora residente a Beirut, in Libano. Con la bella stagione torna purtroppo d’attualità il problema della sicurezza in mare e nelle immersioni.

Michele Casalini