SCARLINO"L’azienda Venator ha sospeso la produzione da oltre un anno e mezzo, lasciando 209 lavoratori e un intero territorio in una situazione di profonda incertezza". Lo ha detto Marco Simiani, deputato del Partito Democratico, dopo aver partecipato al Tavolo ministeriale sulla vertenza del sito produttivo della Venator che si trova nella piana del Casone a Scarlino. Simiani si è soffermato su un altro grave problema della mancata ripartenza del sito industriale del Casone. Che è quello dell’indotto: sono oltre mille infatti i lavoratori della piana di Follonica che ’dipendono’ proprio dallo stabilimento che da oltre 30 anni ha prodotto biossido di titanio. "Anche l’indotto, un tempo fiorente, è ormai praticamente scomparso - ha aggiunto il parlamentare del Pd – Al 31 gennaio è terminata la cassa integrazione straordinaria, sostituita da contratti di solidarietà che, tuttavia, rappresentano solo una soluzione provvisoria. È inaccettabile che queste famiglie continuino a vivere nell’incertezza, senza alcuna garanzia per il loro futuro". E aggiunge: "Chiediamo con forza l’attivazione immediata di ammortizzatori sociali in deroga per offrire un sostegno concreto ai lavoratori e al territorio, garantendo il tempo necessario affinché un’industria così strategica possa ripartire. La mancanza di trasparenza da parte della multinazionale è ormai intollerabile. Esiste una strategia industriale per il rilancio dello stabilimento di Scarlino, unico in Italia nella produzione di biossido di titanio, oppure stiamo assistendo a un progressivo smantellamento?". Poi chiude: "Continuerò a impegnarmi in questi mesi affinché la Venator fornisca risposte chiare e definitive a tutti i lavoratori e alla popolazione della zona e affinché le istituzioni competenti mettano in atto tutte le misure necessarie per garantire un futuro stabile ai lavoratori e alle loro famiglie".
Cronaca"Subito gli ammortizzatori sociali in deroga"