MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Sulla grande distribuzione: "Primi per estensione. Ma servono pure i piccoli"

Analisi di Confesercenti sul rapporto superficie occupata e abitanti in provincia. Biondi: "Se vogliamo più sicurezza in centro dobbiamo rivitalizzarlo con le attività". .

Incontro sulla grande distribuzione e piccolo commercio organizzato da Confesercenti, in Provincia (Foto Aprili)

Incontro sulla grande distribuzione e piccolo commercio organizzato da Confesercenti, in Provincia (Foto Aprili)

GROSSETO

Fare il punto della situazione. Questo era la missione. Grosseto è la prima in Toscana per densità di punti vendita della grande distribuzione se si mettono in rapporto le superfici di vendita rispetto agli abitanti. Il dato, molto significativo, spicca dall’analisi sul commercio presentata da Confesercenti aprendo una finestra su un problema che ormai si attaglia alla città da tempo. "L’analisi certifica l’alto tasso d’insediamento della Gdo nella Provincia di Grosseto- spiega Marco Di Giacopo, responsabile Assoterziario Confesercenti - un dato d’interesse soprattutto se correlato alla popolazione effettiva, piuttosto che in maniera singola. Risulta di notevole impatto anche la discreta quantità di lavoratori che il settore coinvolge. Di conseguenza, anche su questo aspetto l’incidenza nella nostra realtà è maggiore che in gran parte della Toscana. Rimane da valutare quanto una tale presenza di Gdo influisca, oltre che in maniera evidente nel commercio, anche nel sistema turistico: sia in termini di drenaggio di forza lavoro fino ad un effettivo assorbimento delle risorse. Le superfici di supermercati e ipermercati, in rapporto con gli abitanti della provincia, mettono Grosseto al primo posto come estensione della Gdo alimentare. Un comparto che impiega l’1,79% degli occupati totali, circa 1.800 persone. Confesercenti ha lanciato nei mesi scorsi un sondaggio; a rispondere perlopiù commercianti di Grosseto e della zona nord. Per il 46,9% i ricavi sono stati insufficienti per ottenere un margine sufficiente di guadagno. Per il 40,8 i ricavi hanno rispettato le attese ma l’aumento dei costi ha eroso il margine di guadagno. Solo il 12,2% si è detto soddisfatto. "Possiamo mettere tante telecamere e steward - ricorda il direttore Confesercenti Andrea Biondi - ma non saranno mai la vera soluzione della sicurezza del centro storico. Con il piccolo commercio si risolve e soprattutto vivendo le strade". "Siamo succubi della grande distribuzione - afferma Riccardo Colasanti, presidente Assoterziario - dobbiamo lavorare sull’accoglienza, ok il turista ma non dimentichiamoci la cittadinanza. Dobbiamo riportare gli uffici in centro". "La pianificazione urbanistica è importante: intanto quando arriva la proposta di un nuovo supermercato si può anche dire di no", conclude il presidente della Provincia Francesco Limatola.

Maria Vittoria Gaviano