REDAZIONE GROSSETO

Superbonus 110, groviglio di leggi "Imprese paralizzate e lavori fermi"

Giovanni Lamioni, presidente di Confartigianato: "Le incertezze del Governo non sono più tollerabili"

I continui cambiamenti in corso d’opera in merito al provvedimento ’Superbonus’ creano confusione, destabilizzano e soprattutto scoraggiano le imprese virtuose del nostro territorio. Gianni Lamioni e Mauro Ciani, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Grosseto si fanno portavoce delle difficoltà delle imprese locali nel seguire il classico valzer all’italiana che modifica norme e procedure creando scompiglio in un momento dove ci sarebbe invece bisogno di coerenza e competenza.

"La continua incertezza che ruota attorno all’argomento sta rallentando la ripresa del settore delle costruzioni, per questo giudichiamo i continui stop and go normativi sull’utilizzo dei bonus edilizia e per la riqualificazione energetica inqualificabili – commenta il presidente Lamioni – Le ultime restrizioni alla cessione del credito assunte con il pur doveroso e condivisibile intento di contrastare le truffe rischiano di affossare il mercato delle costruzioni, l’occupazione del settore, la propensione dei cittadini a effettuare interventi di manutenzione ed efficientamento energetico delle abitazioni; allontanando anche gli obiettivi di abbattimento delle emissioni ambientali. Inoltre risulta difficile capire come non si comprenda che in un momento delicato come quello che stiamo vivendo sono a rischio imprese, dipendenti, famiglie e professionisti. Vale ricordare - conclude il presidente - che il superbonus 110%, introdotto con il Decreto legge ’Rilancio’ del maggio 2020, nell’arco di 20 mesi ha subito ad oggi ben 9 interventi di modifica, praticamente 1 ogni 68 giorni, trasformandosi in un vero e proprio percorso ad ostacoli e trasformandosi in un danno incalcolabile per un’economia che, con difficoltà, sta cercando di riprendersi".

Secondo i dati resi noti dal Centro Studi di Confartigianato, in Italia sono oltre 127mila i lavoratori che rischiano di restare senza lavoro. Nel dettaglio sono coinvolte 486mila micro e piccole imprese delle costruzioni, edilizia e installazione di impianti, che rappresentano l’87,5% dell’occupazione del comparto, con 1 milione 155 mila addetti. Cifre significative quelle a livello nazionale ma molto importanti anche quelle espressa dalla provincia di Grosseto che, in base agli ultimi dati disponibili, contano 1552 imprese artigiane (76.0% del totale) con 3424 addetti.

Anche il segretario generale di Confartigianato, Mauro Ciani, intravende grandi pericoli. "Anche in Maremma – dice Ciani – cominciamo a registrare una sensibile riduzione dei lavori ammessi a detrazione".