Gli abbonamenti stanno andando a gonfie vele, circa il 60% dei posti sono già assegnati. La stagione del Teatro Camilleri è ai blocchi di partenza, si parte domenica con Stefano Fresi, protagonista della serie televisiva Kostas, che poterà in scena Dioggene, il racconto della vita di Nemesio Rea, attore che riflette su diversi momenti della sua esistenza. Direttore artistico del teatro è Roberto Nicorelli.
"La stagione si chiama Un altro viaggio – dice Nicorelli –, perché vogliamo esplorare la profondità e la varietà dell’esperienza teatrale, invitando il pubblico a un viaggio culturale che tocca varie corde".
Si parte domenica, sul palco per la prima volta a Santa Fiora Stefano Fresi. Si Fresi porta Dioggene. È un artista molto conosciuto, è anche il protagonista della serie televisiva Kostas nella quale interpreta l’ispettore omologo greco del nostro Montalbano, come a chiudere un cerchio su questo palcoscenico tanto caro ad Andrea Camilleri, ideatore del commissario siciliano.
Il cartellone riserva tanti altri spettacoli di prim’ordine. Si molti sono in esclusiva provinciale e regionale. ll 14 dicembre si potrà assistere a "Sempre fiori mai un fioraio", un omaggio a Paolo Poli, interpretato da Pino Strabioli, che celebra l’arte e la vita del geniale attore toscano. Il 28 dicembre, invece, sarà la volta di "Gentiluomo in mare", monologo con Maria Paiato, per riflettere sulla vita. "Un giorno come un altro" è, invece, una commedia sulle disillusioni della democrazia, con Carlo De Ruggieri e Luca Amorosino in programma sabato 11 gennaio. Arianna Ninchi, invece, il 2 febbraio interpreterà "Suora Mamma e Suora Babbo", mentre il 28 febbraio sarà "BekSteig", lo spettacolo musicale del duo ‘Ebbanesis. Il 15 marzo, poi, il collettivo Confine Zero proporrà "Nuvole", una rilettura della divertente commedia di Aristofane.
Il cartellone chiude con un grande artista. Sul palco del "Camilleri" il 4 aprile salirà Ron in una serata in cui si racconterà al pubblico, con musica e parole.
Quanto è difficile costruire un cartellone così per un teatro di provincia? "La difficoltà – dice Nicorelli – è riuscire a intercettare artisti e spettacoli nuovi, in grado di incrociare l’interesse del pubblico. Quando ci si riesce allora il teatro può fare la differenza dal punto di vista sociale, economico e culturale".
Nicola Ciuffoletti