Teatro Camilleri: "Una stagione di contenuti"

Nicorelli è il direttore artistico a Santa Fiora "Spazio al divertimento, ma anche alla riflessione".

Teatro Camilleri: "Una stagione di contenuti"

Teatro Camilleri: "Una stagione di contenuti"

Roberto Nicorelli è il direttore artistico del teatro Camilleri di Santa Fiora e proprio questo teatro amiatino sta proponendo un cartellone di eventi ricco di nomi e di spunti culturali. Dopo il sold out registrato con Drusilla Foer, venerdì sarà il momento di "Che ci faccio qui…in scena", pièce di Domenico Iannacone, giornalista d’inchiesta. La stagione offrirà l’occasione di apprezzare Marco Baliani (25 febbraio), Lucrezia Lante della Rovere (9 marzo), gli attori della Compagnia Controscena (23 marzo) e Filippo Nigro (20 aprile). Nicorelli insegna Marketing culturale all’Accademia di Belle Arti di Roma ed è vicepresidente del Teatro Pubblico Campano. È stato consigliere di amministrazione del Teatro Stabile di Napoli e assessore alla Cultura di Pomigliano d’Arco. Oggi è nel Cda della Fondazione Santa Fiora cultura.

Da dove si parte per realizzare un cartellone teatrale?

"Bisogna percepire il clima, i gusti. Santa Fiora è un piccolo centro ma che ha una tradizione culturale importante, a questo paese sono legate ad esempio le famiglie Morante e Camilleri solo per stare ai nostri giorni. Abbiamo intercettato la scia dei nomi della cultura italiana, che avessero qualcosa da raccontare. Abbiamo cercato dei nomi che avessero dei contenuti da raccontare al pubblico, non volevamo fare puro intrattenimento".

Il prossimo a salire sul palco del Camilleri sarà Iannacone.

"E’ giornalista in Rai ma per il momento non ha uno spazio nel palinsesto, quindi ha pensato di portare sul palco le sue indagini. Alcune delle sue storie sono diventate famose e di queste ci porterà gli aggiornamenti".

Cosa bisogna fare per portare le persone a teatro?

"La gente va a teatro, le persone hanno piacere a partecipare questo esercizio culturale collettivo. Abbiamo bisogno del teatro e di qualità. È la forma d’arte più antica ed è la forma d’arte che supererà le altre forme d’arte, cinema, tv e web".

Che rapporti ha con l’Amiata?

"Cerco di frequentare il più possibile, è uno spaccato di Italia che ha voglia di fare e di fare bene".

Nicola Ciuffoletti