Ritorna il classico appuntamento con il Concerto di Natale della Filarmonica Città di Grosseto. Un evento pieno di fascino quello che andrà in scena domenica al Teatro Moderno a partire dalle 17 (ingresso consigliato dalle 16.30). "Ringrazio il presidente Paolo Lecci, che da quando si è insediato è stato un vulcano di idee e coinvolgimento – dice l’assessore Luca Agresti –. La Banda è festa, gioia, elemento di attrazione, chiunque è attirato in modo magnetico".
"Se abbiamo superato tutte le difficoltà che sono racchiuse nei 300 anni di storia di banda vuol dire che i cittadini la amano – spiega il presidente Paolo Lecci –. Il nostro lavoro è di volontariato, non percepiamo nulla e sacrifichiamo il nostro tempo. Un altro orgoglio è la costituzione della scuola comunale di banda, perchè senza nuove figure e allievi non potremmo andare avanti. Nella nostra scuola si forgia anche il carattere, seguiamo i ragazzi in tutto, dalla tecnica bandistica, ai risultati scolastici, alle loro vite. Il concerto sarà presentato da Giancarlo Capecchi, che ormai ha una sintonia con la nostra banda e lo ringraziamo per seguirci in molti dei nostri appuntamenti. In questo concerto si evidenzia la validità solidale perchè l’ingresso sarà gratuito".
"Prima di me ci sono dei musicanti storici come Renato Sargentoni, Angelo Grippa e lo storico capobanda Luca Pastorelli, sostituito ora da un ragazzo giovane di vent’anni – dice Renato Chelli, musicante –. La magia della banda è il ritorno che ha di chi ci ha cominciato a suonare, è un hobby. Siamo circa 40 persone all’interno e quando usciamo circa 25 persone siamo sempre".
La banda sarà diretta dal maestro Francesco Fantacci. Durante il concerto saranno suonate la marcia trionfale dell’"Aida" di Giuseppe Verdi, il "Nessun dorma" dalla "Turandot" (in onore del centenario della morte di Giacomo Puccini, che ha soggiornato per lungo tempo a Capalbio), ma anche brani dei Pooh e sarà reso omaggio a Fabrizio De André. I musicanti si esibiranno anche in brani contemporanei. Spazio poi ai classici inni natalizi, alla "Marcia" di Radetzky e il Canto degli italiani.
Maria Vittoria Gaviano