ANDREA CAPITANI
Cronaca

Teatro Moderno. Strane cose firmate Ozpetek

Sul palco "Magnifica presenza", adattamento del successo cinematografico del regista.

Sul palco stasera saliranno. Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli insieme a Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Babio Zarrella

Sul palco stasera saliranno. Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli insieme a Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Babio Zarrella

La stagione teatrale promossa dal Comune di Grosseto con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, torna al Teatro Moderno per ospitare "Magnifica presenza" di Ferzan Ozpetek. L’appuntamento è per oggi alle 21: i biglietti dello spettacolo sono a disposizione online (www.comunegrosseto.ticka.it) oppure al botteghino del teatro da due ore prima l’apertura del sipario.

Sul palco ci sono Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli insieme a Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Babio Zarrella.

Ferzan Ozpetek torna a teatro con il nuovo adattamento scenico di uno dei suoi successi cinematografici, "Magnifica presenza". Il regista, tra i più amati del nostro cinema, prosegue così il percorso inaugurato con "Mine vaganti", e fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivi che saranno i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto.

La vicenda vede protagonista il giovane Pietro, pasticciere gay che dalla Sicilia si trasferisce a Roma per realizzare il sogno di diventare attore e nello stesso tempo raggiungere l’amato Massimo con cui aveva avuto una avventura passeggera anni prima e con il quale desidera creare un rapporto duraturo. Capirà presto a sue spese che non è facile rendere reali i sogni, specie quelli nei quali ci si è cullati in giovinezza: Massimo accetta di incontrarlo solo per dirgli in modo aggressivo che non accetta il suo amore. Pietro trova in affitto un grande appartamento di inizio ‘900 con arredamento stile anni ’40 che possiede all’interno un palchetto simile a quelli teatrali la cui base contiene una botola nascosta sotto la quale è possibile trovare rifugio. Dopo pochi giorni Pietro si accorge con terrore di non essere solo nella casa perché vede aggirarsi strani personaggi vestiti con abiti inconsueti e cosa più strana, quando chiama in aiuto sua cugina, si rende conto che quelle figure sono visibili solo a lui. Dopo la prima diffidenza l’uomo inizia a parlare con loro e scopre una verità sconvolgente.