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Teriggi Campelli, la Torre della Tagliata e l’amicizia con Puccini

Mentre cala il sipario su Sanremo, illuminato dalla rivelazione del maremmano Lucio Corsi, ricordiamo una storia d’amicizia e musica vissuta...

Mentre cala il sipario su Sanremo, illuminato dalla rivelazione del maremmano Lucio Corsi, ricordiamo una storia d’amicizia e musica vissuta proprio in Maremma tra un finanziere e un illustre musicista. Il primo si chiama Teriggi Campelli e nasceva ieri, centocinquant’anni fa, a Ponzano Romano. Arruolatosi nella Regia Guardia di Finanza nel 1897, dopo alcuni trasferimenti giunge alle brigate di Talamone, Torre di San Rocco, Torre Saline, Isola del Giglio e Torre Tagliata, dove resterà fino al congedo nel 1924, occupandosi della vigilanza anticontrabbando lungo la costa.

Il caso vuole che nella torre etrusca, parzialmente adiacente alla caserma della Guardia di finanza, soggiorni spesso Giacomo Puccini, che sta componendo la Turandot. L’appuntato Teriggi stringe una sincera amicizia col maestro, che entra in confidenza con i finanzieri locali: talvolta mangia alla loro mensa, gioca a carte, va a pesca e a caccia con alcuni di loro. Quando è assente, Puccini scrive delle lettere all’amico Teriggi, come quella in cui gli augura la promozione a brigadiere. Da allora la Torre della Tagliata sarà chiamata anche Torre Puccini e il maestro sarà poi nominato dalla Guardia di finanza "Appuntato ad honorem".

Rossano Marzocchi