Il 22 marzo e il 5 giugno. Si tratta di due date importanti per i lavoratori dipendenti di aziende del terziario e dei servizi ma anche per chi lavora nei pubblici esercizi. In queste due date sono stati infatti firmati i contratti collettivi dopo un attesa durata anni. Le sottoscrizione degli accordi rappresentano un risultato importante ottenuto dopo un negoziato articolato e complesso, sostenuto con la mobilitazione e l’impegno di tutte le delegate e delegati, lavoratrici e lavoratori. Sono state introdotte nuove esemplificazioni delle figure professionali che operano nelle macro-aree pubblicità, marketing e comunicazione, ricerche di mercato nonché revisione e consulenza aziendale. Per quanto riguarda i pubblici esercizi, oltre agli aumenti contributivi, sono state aggiornate le figure professionali rispetto all’evoluzione dei vari comparti. Ieri pomeriggio, nella sala conferenza Mirto Marraccini di Banca Tema a Grosseto, per la prima e unica volta in Italia, si è introdotto il tema dei due rinnovi in un convegno organizzato da Confcommercio Grosseto discutendo sui vantaggi e le novità per le aziende e i dipendenti.
"Si tratta di un momento importante – ha iniziato Danilo Ceccarelli, presidente provinciale Fipe Grosseto – perché il rinnovo di queste due tipologie contrattuali riguarda una grande fetta di economia italiana. Si tratta di almeno un milione di lavoratori che giornalmente si alza presto la mattina e produce ricchezza. Ma questo rinnovo, comunque, non basta per superare tutti i problemi che attanagliano il settore ormai da anni. Serve infatti al più presto una detassazione dei premi e degli straordinari da pagare al lavoratore che ad un’azienda costano il 60% in più". Novità in vista anche sulle mance. Una specie di rivoluzione: "La norma è chiara. Quando un cliente paga con la carta di credito, una pratica che sfiora oltre il 90%, non può caricare la mancia-premio come vorrebbe anche perchè la transazione deve essere diversa. Speriamo – chiude Ceccarelli – che adesso si possa, nella transazione elettronica, specificare l’importo della mancia che però non dovrà essere tassato. E dunque un aiuto in più per il dipendente". Un rinnovo che piace anche a Stefania Fasano, responsabile dell’ufficio amministrazione del personale di Confcommercio: "I rinnovi dei contratti danno nuova linfa a tutto il nostro mondo – dice – sia per il personale, retribuzione, welfare aziendale e incentivi vari. I numeri parlano chiaro: oltre un milione di lavoratori in Italia e circa 300mila aziende potranno usufruire di questi nuovi contratti. In Maremma la situazione è chiara. Visto che siamo una terra che fa del turismo un asset strategico, questi aumenti significano una garanzia non solo per i lavoratori, che hanno il giusto compenso e una serio futuro davanti a loro, ma anche per i clienti che hanno a che fare con un’azienda che vuole crescere".
"La ricettività e il terziario adesso potranno fare un bel passo in avanti – aggiunge Gabriella Orlando, direttrice provinciale di Confcommercio Grosseto – Questa novità costituisce non solo la possibilità di avere una tranquillità maggiore da parte del lavoratore, ma anche un elemento importante di organizzazione aziendale, che da dopo-Covid ha visto stravolgere tutta un’organizzazione che andava avanti da sempre. Uno svecchiamento che però adesso fa rima anche con un cambiamento di prospettive e di modalità organizzative".
"L’importanza del rinnovo – ha chiuso Giulio Gennari, presidente provinciale di Confcommercio Grosseto – è una spinta eccezionale al sistema paese e alla sua economia. In Maremma lo vediamo bene: se funziona il turismo, funziona tutto e dunque si fa ricchezza. Avere adesso un contratto chiaro e preciso non farà altro che migliorare le nostre imprese".