LAURA GUERRA
Cronaca

Tirreno-Adriatico archiviata. E ora guardiamo al futuro: "Il Giro? Ci penseremo"

Bilancio con il vicesindaco Baietti dopo i due giorni della gara dei due mari "É impegnativo, ma resta una bella vetrina. I disagi? Si possono sopportare".

Il vicesindaco Baietti con l’ex campione del mondo Gianni Bugno, presente al passaggio della Tirreno-Adriatico (Foto Agostini)

Il vicesindaco Baietti con l’ex campione del mondo Gianni Bugno, presente al passaggio della Tirreno-Adriatico (Foto Agostini)

FOLLONICA

Follonica, tra le onde del mare e il battito dei pedali, ha respirato l’aria della Tirreno-Adriatico, una corsa che ha accarezzato le sue strade, ha catturato il fiato martedì con i corridori lanciati in volata, ognuno con la sua fiamma accesa dentro, in un abbraccio frenetico con la città che ha incoronato Milan e mercoledì mattina quando anche il mare ha salutato la partenza della tappa, con la sua energia di una giornata ventosa, dando la forza a chi sarebbe partito, pronto a sfidare il destino sulle strade che portavano a Colfiorito. "La Tirreno è di casa a Follonica - è così che il vicesindaco Danilo Baietti commenta queste due giornate di poesia in cui la città ha aperto le sue braccia alla carovana - E’ un opportunità importante per il comune di Follonica di essere visto e conosciuto in circuiti nazionali e internazionali. E’ un evento a cui teniamo particolarmente, siamo molto contenti di averlo potuto ospitare anche quest’anno e ci impegneremo anche per il prossimo. Ormai la Tirreno – Adriatico è diventata un tappa fissa per Follonica. La volontà è promuovere il territorio in ogni circuito possibile per avere ottime ricadute sul piano turistico". Bilancio positivo anche per quanto riguarda i disagi in città. "Sono quelli classici di quando arriva una corsa come la Tirreno che divide la città in due ma questi eventi portano anche grandi vantaggi e dunque i disagi si sopportano e si guarda avanti – prosegue – sono comunque rimasti nei livelli di guardia, tutto ha funzionato perfettamente e un grazie lo rivolgo non solo agli organizzatori Rcs della Tirreno – Adriatico ma anche agli uffici comunali che hanno lavorato per far riuscire l’evento nel migliore dei modi". Follonica ha saputo essere il cuore di un racconto che non è solo fatto di chilometri, ma di emozioni che si intrecciano nella polvere, nell’aria e nel respiro di chi sa che ogni giro di pedale, è un sogno che si fa realtà. E la svista della Rai, follonica in provincia di Livorno?. "C’è Piombino che vuole entrare in provincia di Grosseto e invece la regia ha fatto transitare Follonica nella provincia di Livorno – dice sorridendo – penso sia stato uno scivolone perché in regia erano impegnati sulla corsa". E poi il sogni. "Una tappa del Giro è sicuramente molto più impegnativa della Tirreno ma ci possiamo ragionare – conclude – non chiudiamo queste porte. Davanti abbiamo 5 anni"

Laura Guerra