
Sembra avviarsi verso una conclusione positiva l’annosa, quasi storica, vicenda del restauro dell’antica struttura di Torre Ciana di Monte Argentario e della sua viabilità, fatta di strade impervie che di fatto comunicano con la grande strada panoramica del promontorio, che questa volta sarà legale e possibile grazie alle licenze rilasciate dall’amministrazione comunale.
La splendida costruzione medievale posta sulla costa sud sul lato portercolese era già stata oggetto di attenzione da parte dei suoi proprietari che avevano provato un’attività di restauro nel 2003, quando però alcune associazioni ambientaliste – tra cui il Wwf e Marevivo – denunciarono un’attività ritenuta illecita che dette vita a una lunga causa conclusasi in Cassazione. Una sentenza che decretò la condanna dell’amministratore della società proprietaria dell’immobile, del progettista e del direttore dei lavori, per reati in materia urbanistica e paesaggistica.
La storia era partita da alcune segnalazioni riguardo alla ristrutturazione in atto e ci vollero mesi, durante i quali ci furono dei sopralluoghi della Polizia municipale che rilevarono attività non conformi alle autorizzazioni, per arrivare poi al sequestro giudiziario, all’apposizione di sigilli e all’inizio della causa. Una vicenda che vide anche un’interrogazione parlamentare presentata all’allora ministro Altero Matteoli dall’onorevole Stefano Boco, all’epoca presidente del gruppo parlamentare dei Verdi.
Oggi, invece, la società proprietaria dell’antica Torre ha intrapreso un percorso con l’amministrazione argentarina che è arrivato al rilascio di due precisi e distinti permessi a costruire: il primo è relativo alla sistemazione della viabilità per raggiungere la costruzione e per il passaggio in sicurezza dei veicoli che la frequentano, mentre il secondo riguarda il rilascio del permesso a costruire per la attività di restauro e risanamento conservativo e scientifico della torre che, così, a distanza di quasi 20 anni dal primo tentativo, potrebbe avere il restyling tanto sospirato.
Sabino Zuppa